Statali/ Oggi sciopera la Cgil, cortei a Roma, Milano e Napoli

Statali/ Oggi sciopera la Cgil, cortei a Roma, Milano e Napoli Epifani: da soli saremo piu' di 100mila a Roma

Roma, 11 dic. (Apcom) - Oggi si fermano per 8 ore, per uno sciopero generale, i lavoratori della Cgil di scuola, università, enti di ricerca e di alta formazione, i dipendenti pubblici dei ministeri, degli enti locali, della sanità e di tutte le funzioni dello stato. Per la Cgil più di 3milioni di persone saranno interessate da questa giornata. Manifesteranno in tre cortei interregionali, Roma, Milano e Napoli, per difendere la dignità dei salari e dire basta alla precarietà. Sono insufficienti - accusa la Cgil - le risorse messe in campo dal governo per il rinnovo dei contratti.Il corteo romano partirà da piazza della Repubblica e terminerà in Piazza del Popolo con gli interventi di Domenico Pantaleo, segretario generale dell'Flc-Cgil, Carlo Podda, segretario generale dell'Fp-Cgil e il leader della Cgil Guglielmo Epifani, convinto di portare da solo in piazza a Roma, senza Cisl e Uil, più di 100 mila lavoratori."Ci aspettiamo - ha detto Epifani - uno sciopero che riesca, una buona partecipazione alla manifestazione. Meno male che c'è la Cgil, che ha un pensiero, una coerenza, una forza, una determinazione che dice al paese, ai lavoratori quello che bisognerebbe fare per uscire dalla crisi. Gli altri sindacati hanno fatto un'altra scelta, fino ad oggi non hanno fatto sostanzialmente nessuna iniziativa di massa. Fino a quando c'era il governo Prodi - osserva Epifani - minacciavano un'inziiativa al giorno, oggi li vedo molto piu tiepidi".In risposta alle previsioni della Cgil sulla possibile presenza di 100mila persone in piazza a Roma, è intervenuto il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta secondo cui negli ultimi tre scioperi generali della Cgil nel pubblico impiego la partecipazione media è stata del 7-8%.Per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi le manifestazioni organizzate dal sindacato di Epifani "non fanno più molta notizia". Quello di oggi è "sempre frutto di un'opposizione politica più che di un'azione sindacale. Vedremo - ha detto - quanti aderiranno".

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