Copenaghen/ Tensioni fra Cina e Usa, Ban Ki Moon al vertice

Copenaghen/ Tensioni fra Cina e Usa, Ban Ki Moon al vertice Si tratta sotto stress, sale paura fallimento

Copenaghen, 16 dic. (Apcom) - Pechino non ha intenzione di dibattere i suoi obiettivi in termini di emissioni di gas serra di fronte alla conferenza sul clima di Copenaghen. Lo ha detto il capo negoziatore sul clima cinese Yu Qingtai nella capitale danese, a ulteriore testimonianza dalla difficoltà dei negoziati. "Abbiamo annunciato questi obiettivi. Non abbiamo l'intenzione di sottoporli al dibattito" che dovrebbe concludersi venerdì con un accordo globale contro il riscaldamento climatico. Oggi l'Ue ha lanciato un appello a cinesi e statunitensi perché facciano di più contro il riscaldamento globale, una richiesta che secondo Yu testimonia "una mancanza di equità". Per Yu, è come dire che la Cina non sta facendo alcuno sforzo mentre gli europei farebbero bene "a verificare di aver ottemperato ai loro obblighi" secondo il trattato di Kyoto.Fra due giorni il vertice riunirà oltre 110 capi di Stato e di governo. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon è arrivato ieri nella capitale danese per dare nuovo impulso alla conferenza; ha messo in guardia contro uno "scacco dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche". Ieri è circolata una nuova bozza di accordo, senza obiettivi in cifre. La presidenza danese dovrebbe invece presentare oggi una sua nuova proposta.L'idea di fondo resta limitare il riscaldamento climatico a due gradi, con tagli tempestivi e netti dei gas a effetto serra.Il responsabile negoziale Usa, Todd Stern, ha dichiarato che gli Usa non intendono rivedere al rialzo i loro obiettivi di riduzione di gas serra. E il segretario di Stato Hillary Clinton, in un intervento sull'International Herald Tribune, ha detto che tutto il peso non deve poggiare sulle spalle dei paesi industrializzati.A Berlino il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detta "piuttosto nervosa". Nel pomeriggio c'è stata una teleconferenza per fare il punto della situazione tra Merkel, il presidente Usa Barack Obama, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier britannico Gordon Brown. Mentre il paladino americano della lotta al surriscaldamento, Al Gore, ha chiesto un summit nel 2010 per finalizzare l'intesa di Copenaghen.

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