Copenaghen/ Prestigiacomo: colpa fallimento è di Usa e Cina

Copenaghen/ Prestigiacomo: colpa fallimento è di Usa e Cina Ministro ambiente: ci ritroviamo con nulla in mano

Roma, 20 dic. (Apcom) - Copenaghen è stato un fallimento e la colpa è di Stati uniti e Cina. Questa, in sintesi, l'opinione espressa da Stefania Prestigiacomo, ministro dell`Ambiente, massimo rappresentante inviato dall'Italia alla Conferenza sul Clima."E` stato un fallimento, una esperienza fortemente deludente - ha detto Prestigiacomo in un'intervista sulla Stampa - Il mondo si attendeva una ricetta per affrontare l`emergenza climatica e si ritrova sostanzialmente niente".Mesi e mesi di trattative "sono stati vanificati dal G2, dall`accordo tra Usa e Cina i cui presidenti, a un certo punto, si sono visti cinque minuti in albergo e hanno mandato a monte tutto. Hanno fatto saltare il banco", rivela il ministro dell'Ambiente, precisando che questi due paesi "non accettano impegni vincolanti e verificabili. Non vogliono, insomma, che ci siano accordi internazionali che impongano loro alcunché e non vogliono, soprattutto, che ci possano essere dei controlli su quello che stanno facendo in materia di riduzione effettiva delle emissioni inquinanti".Stati uniti e Cina che, insieme, sono responsabili del 50% delle emissioni di CO2, si sono in sostanza "chiamate fuori dalla partita affossando la conferenza sul clima". Prestigiacomo rivendica invece la validità del gioco europeo: l'Europa "è stata, una volta tanto, compatta su una linea comune e condivisa, presentandosi alla conferenza con un unico dossier. E poi è il soggetto politico che ha fatto di più, mettendo a disposizione 10 miliardi di dollari quando gli Usa non sono andati oltre i 3,5, una cifra assolutamente inadeguata".Infine una critica per la mancata leadership della COnferenza, "da parte dei due soggetti che avrebbero dovuto esercitarla, e cioè l`Onu e il paese ospitante, cioè la Danimarca. Tutto questo non c`è stato".

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