Usa/ Riforma sanitaria verso il voto, sempre più diluita

Usa/ Riforma sanitaria verso il voto, sempre più diluita Niente public option, assicurati 31 milioni di americani in più

New York, 22 dic. (Apcom) - Il Senato Usa si avvia a chiudere la partita sulla riforma della sanità entro Natale. Il varo definitivo non arriverà comunque prima di metà gennaio: ma si tratta di una versione molto più diluita rispetto a quella voluta inizialmente dalla Casa Bianca e a quella approvata dalla Camera dei Rappresentanti. In caso di approvazione da parte del Senato il testo andrà a una commissione bicamerale che dovrà appianare le differenze tra le versioni di Camera e Senato, facendo così slittare almeno a metà gennaio la firma di Barack Obama alla legge.L'obiettivo principale della riforma voluta da Obama è quello di abbattere il numero degli americani completamente sprovvisti di assicurazione sanitaria (quasi 50 milioni). La versione della legge in esame al Senato dovrebbe fornire una copertura previdenziale ad altri 31 milioni di persone attraverso l'obbligo per tutti i cittadini di avere una polizza, che potrà essere acquistata grazie a incentivi fiscali. Le assicurazioni vedranno dunque aumentare i propri clienti, ma con un consistente contributo economico del governo.Gran parte dell'operazione sarà possibile con l'espansione del Medicaid, l'assistenza pubblica per i poveri, sotto il cui ombrello finiranno altri 15 milioni di americani, secondo il più recente studio del Congresso.E' tramontata l'idea di un'assicurazione pubblica che facesse concorrenza a quelle private per ridurre i costi della sanità. La questione sarà però sollevata di nuovo in caso la riforma andasse alla commissione che dovrà redigere la versione definitiva della riforma. I deputati hanno infatti approvato una legge che include una forte "opzione pubblica".Gli americani senza assistenza sanitaria potranno iscriversi invece - anche grazie a sussidi economici pubblici - a due piani nazionali che saranno contrattati dal governo con assicurazioni private, almeno una delle quali dovrà essere però 'non-profit'.

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