Genova, guerriglia con ultrà serbi: venti feriti e 10 arresti

Genova, guerriglia con ultrà serbi: venti feriti e 10 arresti Scontri tra forze dell'ordine e tifoseria ospite, partita nazionale sospesa

Genova, 13 ott. (Apcom) - E' di una ventina di feriti, tra cui un poliziotto e un carabiniere che hanno riportato traumi alla testa e di una decina di arresti il bilancio dei violenti scontri tra forze dell'ordine e ultrà serbi scoppiati all'esterno dello stadio Luigi Ferraris di Genova dopo la sospensione della partita con la nazionale italiana di calcio.La situazione più critica poco dopo mezzanotte, quando gruppi di facinorosi hanno cercato di sfondare le recinzioni del settore ospiti per attaccare polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine hanno respinto l'assalto con due cariche e hanno fatto irruzione nell'area riservata ai tifosi ospiti, che li bersagliavano con un continuo lancio di bottiglie di vetro, pietre, petardi e fumogeni; qui si sono verificati gli scontri più violenti, con numerosi corpo a corpo tra agenti e ultrà serbi. Per motivi di sicurezza le vie intorno all'impianto sportivo sono state chiuse al traffico subito dopo il termine della partita. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 che hanno trasportato i feriti, alcuni in codice giallo ma nessuno dei quali in gravi condizioni, in tre diversi nosocomi genovesi.Altri feriti, più lievi, tra i quali alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine, si sono fatti medicare sul posto senza bisogno di ricorrere alle cure ospedaliere. Negli incidenti avvenuti dopo e durante la partita sono rimasti feriti anche due steward ed una decina di ultrà.Gli oltre 2 mila sostenitori serbi, tra cui alcune centinaia di facinorosi, hanno lasciato lo stadio a bordo di pullman e autobus di linea intorno alle 3 di notte, dopo essere stati identificati e perquisiti da polizia e carabinieri, che hanno sequestrato decine di petardi, fumogeni, bombe carta ed altri oggetti contundenti. (Segue)

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