Rifiuti/ Presidio a oltranza a Terzigno, ma notte senza scontri

Rifiuti/ Presidio a oltranza a Terzigno, ma notte senza scontri Comitati: rinuncia a Cava Vitiello con un decreto

Terzigno, 25 ott. (Apcom) - Dopo quattro giorni consecutivi di guerriglia urbana, Terzigno ha vissuto la sua prima notte senza incidenti. Nella rotonda di via Panoramica, anche ieri gremita come ogni sera, c'è il solito presidio pacifico. La polizia vigila in forze e, in assetto antisommossa, resta in attesa degli eventi, preoccupata dal ritrovamento nel pomeriggio di un certo quantitativo di materiale pirotecnico, dello stesso tipo di quello utilizzato in passato dai manifestanti più violenti. Ma quando a notte fonda la piazza si svuota e la gente rientra in casa, i teppisti non danno alcun segno della loro presenza. Una svolta, forse, nella protesta contro l'apertura di una seconda discarica nel paese vesuviano. Un caso, probabilmente, o una libera scelta dei più facinorosi, una strategia studiata a tavolino per mantenere imprevedibilità e pericolosità.Comunque sia, a manifestare il proprio dissenso ieri sera a Terzigno c'era solo tanta gente comune. Pacifica, ma non meno decisa a mantenere un presidio a oltranza, fino alla rinuncia per decreto, da parte del governo, alla discarica di Cava Vitiello. I 'falchi' della protesta, insomma, hanno deciso di non cedere alla tentazione del compromesso, giudicando positiva l'apertura di un tavolo tecnico ma ponendo una condizione irrinunciabile: occorre revocare con un decreto la legge 123 che stabilisce l'apertura della seconda discarica nel paese campano, dopo quella di Cava Sari. Un impegno formale che il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, per il momento, non è in grado di poter garantire. (segue)

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