Caso Ruby/ Berlusconi resiste: Se lascio è un danno per l'Italia

Caso Ruby/ Berlusconi resiste: Se lascio è un danno per l'Italia Duro botta e risposta fra il Pdl e gli esponenti finiani

Roma, 2 nov. (Apcom) - Altro che weekend di ponte, il 'caso Ruby' ha agitato le acque della politica lungo tutti i giorni di festa: Silvio Berlusconi resiste, mentre è botta e risposta sul futuro del governo fra i capigruppo Pdl e quelli di Futuro e Libertà Non è il momento di lasciare la guida del governo perchè "una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia" ha detto il premier davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più, di andare a casa, e davanti al presidente della Camera Gianfranco Fini per il quale, se davvero risultasse vera la storia dell'intervento sulla questura per liberare la giovane 'Ruby', al premier non resterebbe che fare un passo indietro.Avanti, allora. Con "l'alleato solido e leale" che per il Cavaliere è Bossi e magari anche con un ritorno alla base dell'Udc.Intanto un ultimatum è giunto dai capigruppi del Pdl: Gianfranco Fini deve confermare l'appoggio al governo dopo le sue ultime dichiarazioni, oppure "prendersi la responsabilità di una crisi". A stretto giro la risposta dei capigruppo di Futuro e Libertà: Fli "ha sempre detto con chiarezza che non intende staccare la spina al governo", la cui azione però "è da rilanciare fortemente".Sul fronte giudiziario, la procura di Milano indaga su quanto avvenne quella notte del 27 maggio in Questura, e sulla presunta telefonata del premier che avrebbe affermato, secondo la stampa, che la giovane Ruby era nipote del presidente egiziano Mubarak per farla rilasciare in "affidamento" alla consigliera regionale Nicole Minetti. E intanto emerge la notizia che il nome di Karima sarebbe stato già presente in una inchiesta per prostituzione nel 2009.

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