Aggressione metro/ Riesame: Burtone ha colpito con violenza

Aggressione metro/ Riesame: Burtone ha colpito con violenza Il difensore, avvocato Gallo: "Ricostruzione è sbagliata"

Roma, 12 nov. (Apcom) - "Poco importa, in questa sede, sapere in base agli accertamenti medico-legali, se il colpo sia stato inferto a mano aperta o pugno chiuso, perché è stato portato al volto della vittima con notevole violenza in considerazione della rovinosa caduta a terra della persona offesa". Così si legge in un passaggio del provvedimento di 6 pagine con il quale il tribunale del riesame ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alessio Burtone, il giovane che l'8 ottobre scorso ha aggredito l'infermiera romena Maricica Hahaianu, che è poi deceduta.I giudici della libertà, che hanno dichiarato inammissibile l'appello del pm rispetto alla concessione degli arresti domiciliari, sottolineano poi che Burtone dopo aver sferrato il pugno fatale si è allontanato dal punto in cui era ormai Maricica "incurante di quanto aveva causato". Il giovane, poi, secondo il tribunale "provò a evitare di esser fermato" dal sottufficiale della Capitaneria di porto, il quale comunque - ricordano i giudici - ha chiarito, "a onor del vero" che Burtone gli diede i propri documenti quando glieli chiese e non oppose resistenza. (segue)

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