Birmania/ Attesa per il rilascio di Aung San Suu Kyi

Birmania/ Attesa per il rilascio di Aung San Suu Kyi Oggi scadono i termini della carcerazione domiciliare

Roma, 13 nov. (Apcom) - Nel giorno della scadenza dei termini di carcerazione domiciliare dovrebbe, salvo imprevisti, essere rimessa in libertà la leader dell'opposizione democratica birmana Aung San Suu Kyi, dopo le indiscrezioni su un possibile rilascio già ieri. Nel paese si trova già il figlio minore del premio Nobel e a Rangoon si starebbe preparando una grande festa.Secondo Win Tin, un importante esponente politico dell'opposizione, le carte del rilascio sono state firmate."Quel che possiamo dire e' che le carte sono state firmate" ha Win Tin, leader storico di Lega nazionale per la democrazia, parlando nella sede della lega a Rangoon. "Non sappiamo dire con certezza quando sara' rilasciata e quando sara' libera di muoversi ma speriamo ci raggiunga nella sede come ha gia' fatto anche in passato", ha aggiunto Win Tin.A Rangoon intanto è già giunto il figlio minore di Aung San Suu Kyi. Aris ha infatti ottenuto nei giorni scorsi il visto di ingresso per la Birmania, dopo che per anni le autorità di Rangoon gli avevano negato l'ingresso nel Paese. Il suo ultimo incontro con la leader birmana risale al dicembre del 2000.Il primo arresto della leader democratica birmana risale al 1989, quando i figli, Kim e Alexander, avevano rispettivamente 11 e 16 anni. Da allora, Aung San Suu Kyi ha trascorso più di 15 anni in carcere o agli arresti domiciliari. Fu il marito a crescere i figli in Inghilterra, fino alla sua morte, avvenuta nel 1999. L'uomo non riuscì a riabbracciare la moglie prima di morire, perchè le autorità birmane gli negarono per tre anni il visto. Suu Kyi avrebbe potuto lasciare la Birmania, ma decise di non farlo, per timore di non poter rientrare nel Paese.

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