Fiat/ Fim-Cisl: Fiom si comporta da Cobas, rischia di diventarlo

Fiat/ Fim-Cisl: Fiom si comporta da Cobas, rischia di diventarlo Farina: Prossimi giorni via a trattativa su Cig stabilimenti

Roma, 13 nov. (Apcom) - "I risultati del questionario svolto alla Fiat di Mirafiori confermano quanto già sapevamo: i lavoratori condividono il progetto Fabbrica Italia e sono disponibili a fare la loro parte per assicurare lavoro e prospettive agli stabilimenti. Nei prossimi giorni avvieremo la trattativa su Mirafiori e a seguire su tutti gli altri siti di Fiat Auto". Lo dichiara in una nota Giuseppe Farina, segretario generale della Fim-Cisl."Negli incontri - dice Farina - l'azienda comunicherà gli investimenti e i modelli da mettere in produzione per ciascuno degli stabilimenti. Fabbrica Italia quindi procede e ciò lo si deve esclusivamente alla determinazione e alla responsabilità dei sindacati metalmeccanici che hanno sottoscritto l'accordo di Pomigliano e confermato la loro disponibilità negoziale a fare anche negli altri stabilimenti del Gruppo e senza ledere alcun diritto ciò che sarà necessario per sostenere la crescita delle produzioni e delle retribuzioni. A Pomigliano - prosegue Farina - l'avvio della produzione della Panda è prevista a metà anno 2001 e in quello stabilimento verranno applicati, come a tutti i lavoratori metalmeccanici italiani, il contratto nazionale e gli accordi aziendali. In questo senso non comprendiamo i lamenti della Fiom circa una possibile riduzione della sua agibilità sindacale. Il rischio che corre la Fiom è che continuando a comportarsi da cobas alla fine rischia di diventarlo davvero"."Da questo punto - aggiunge il sindacalista - di vista stupiscono anche l'atteggiamento rinunciatario della Cgil sul progetto Fabbrica Italia e ancora di più la posizione del segretario generale che è ritornato a criticare l'accordo di Pomigliano. Hanno dimenticato che la Cgil espresse allora un parere favorevole al referendum? E che grazie a quell'accordo i lavoratori di Pomigliano a breve torneranno al lavoro beneficiando anche di una maggiore retribuzione? La Cgil - conclude - dovrebbe interrogarsi di più sul grave errore fatto dalla Fiom a Pomigliano e sui danni che la deriva politica e antiunitaria della Fiom sta provocando ai lavoratori e al sindacato metalmeccanico e confederale".

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