Irlanda-Europa: un tranquillo weekend di paura contagio finanza

Irlanda-Europa: un tranquillo weekend di paura contagio finanza Domani possibile ok a aiuti, timori e smentite sul Portogallo

Roma, 27 nov. (Apcom) - Proseguiranno intense in tutto il fine settimana le trattative volte a completare il piano di aiuti all'Irlanda. La partita potrebbe chiudersi già domani, mentre nel paese sono al lavoro i tecnici di Unione europea e Fondo monetario internazionale, anche se la Commissione europea ha precisato che questa scadenza non è certa. Potrebbe anche svolgersi una teleconferenza tra ministri finanziari dell'area euro su un intervento atteso a 85 miliardi di euro complessivi.Intanto Dublino ha mostrato la volontà di impegnarsi sulle contropartite richieste, con un piano di risanamento dei conti draconiano, approntato dal governo, che punta a riportare il deficit di bilancio al 3 per cento del Pil entro il 2014.Quest'anno il disavanzo schizzerà oltre il 32 per cento del Pil, a causa degli enormi costi di salvataggio pubblico delle disastrate banche irlandesi. Ma mentre si cerca di chiudere la vicenda Irlanda si teme che le tensioni possano contagiare altri Stati, a cominciare dal Portogallo.Da giorni alcuni osservatori indicano il paese iberico come il prossimo sulla linea di tiro dei mercati, ed è effettivamente finito sotto pressione, dopo indiscrezioni di stampa, su cui sono piovute dure smentite da più parti, secondo cui alcuni partner Ue avrebbero fatto pressioni affinché a sua volta chieda aiuti. Ma al di là delle smentite la riposta più concreta giunta da Lisbona è stata l'approvazione del bilancio 2011, anche in questo caso una manovra molto dura che tra tagli alla spesa e aumenti delle imposte dovrà far calare il deficit al 4,6 per cento del Pil dal 7,3 per cento atteso su quest'anno. Intanto l'Unione europea deve mandare avanti anche una questione più strutturale guardando al medio e lungo termine: la riforma della governance economica e del Patto Ue sui conti pubblici. Qui finora si è imposto un asse franco tedesco, che altri paesi europei hanno vissuto con un certo fastidio.

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