Università/ Studenti in piazza a Roma ma no assalti a zona rossa

Università/ Studenti in piazza a Roma ma no assalti a zona rossa Oggi sarà consegnata lettera a Napolitano: non firmare ddl

Roma, 22 dic. (Apcom) - Tornano di nuovo in piazza oggi gli studenti italiani, in tante città, in vista dell'approvazione definitiva al Senato del tanto discusso ddl di riforma dell'università: il clou, come sempre, sarà a Roma, messa a ferro e fuoco lo scorso 14 dicembre dalla contestazione studentesca. Stavolta, però, la protesta dovrebbe assumere dei toni diversi, anche perchè gli studenti hanno capito che il ddl verrà approvato, proteste o non proteste: per le strade della capitale non sfilerà infatti il 'solito' corteo, il classico serpentone verso i palazzi delle istituzioni.Anzi, la manifestazione dovrebbe addirittura risparmiare il centro storico e non puntare verso il 'triangolo del potere' Camera-Senato-palazzo Chigi, al quale la scorsa settimana era stato tentato l'assalto da una parte dei manifestanti, con immagini di scontri e devastazioni che hanno fatto il giro del mondo. Niente assalto alla zona rossa, quindi, nonostante "il clima provocatorio avuto dalla Questura in questi giorni", spiegano, tant'è che non è stato neanche avanzata alla Questura richiesta di autorizzazione a sfilare in centro. Lo slogan dei blitz di oggi è 'liberi per la città'.I primi appuntamenti fissati sono a piazzale Aldo Moro e a Piramide, in entrambi i posti alle 9.30. Da lì gli studenti si sposteranno per la città, seguendo un percorso 'top secret': tra le possibili sortite improvvise, quella al Ministero dell'Istruzione in Viale Trastevere. A Milano è già fissato un presidio per le 9 davanti alla Statale, in via Festa del Perdono che, in base al numero di partecipanti e al risultato che uscirà da Palazzo Madama, potrebbe trasformarsi in un corteo o in un punto di partenza per le azioni simboliche di piccoli gruppi di studenti. E oggi verrà consegnata al capo dello Stato una lettera, scritta dai collettivi studenteschi della Sapienza, per chiedergli di non firmare il ddl Gelmini: "Non firmi - dicono gli studenti - sarà così in piazza anche lei al nostro fianco".

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