Approvata riforma dell'Università. Studenti: La lotta prosegue

Approvata riforma dell'Università. Studenti: La lotta prosegue 161 sì, 98 no. Pd: riforma-disastro. Udc-Api astenuti. Sì Finiani

Roma, 24 dic. (Apcom) - Con 161 sì, 98 voti contrari e 6 astenuti il Senato ha approvato la riforma dell'università. L'aula di Palazzo Madama ha dato il via libera definitivo al ddl Gelmini che ora attende la firma del presidente della Repubblica prima di entrare in vigore. Udc ed Api si sono astenuti mentre i finiani hanno votato insieme con la maggioranza.Nel corso della discussione c'è stata una dura polemica tra la capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, e alcuni senatori della maggioranza che la hanno più volte interrotta. Il Pd aveva annunciato un'azione di ostruzionismo per ritardare ulteriormente il voto finale ma le scuse di Maurizio Gasparri a nome del Pdl hanno fermato la bagarre in aula.Gli studenti, intanto, non mollano. Giorgio Paterna, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari, ricevuto mercoledì al Quirinale da Giorgio Napolitano con una decina di altri altri studenti per rappresentare al Capo dello Stato il malessere studentesco contro la riforma, ieri è tornato a chiedere di isolare il governo, artefice di una riforma universitaria in cui non si riconoscono. Sottolineando che "l'approvazione della riforma è l'ulteriore segno del continuo isolamento a cui il Governo sta portando il Parlamento"."Noi mercoledì - continua Paterna - abbiamo vinto culturalmente, abbiamo ricevuto un segnale importante dal Capo dello Stato che nel semplice gesto di riceverci, in quello che dovrebbe essere un normale momento di confronto in ogni Paese civile che si rispetti tra i cittadini e le istituzioni, ha mostrato tutta la debolezza di un Governo che ha paura del confronto. La straordinaria giornata di mobilitazione studentesca di mercoledì, l'incontro con Napolitano e la sua disponibilità al confronto, nonostante la scontata approvazione della riforma, ci danno motivo per guardare avanti e per continuare questo isolamento del Governo costringendolo all'angolo fino a quando non rappresenterà più nemmeno se stesso".Secondo Marco Meloni, responsabile Università e Ricerca del Pd.L`approvazione della legge di riforma dell`università è "il degno suggello del decennio berlusconiano e completa una delle scelte strategiche più disastrose della destra italiana: il disinvestimento sulla conoscenza, dall`istruzione, all`università e alla ricerca è, al contempo, il simbolo peggiore dell`Italia immobile e la causa principale della cronica decrescita della nostra economia".

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