Università/ Proposte studenti: No tagli, borse e investimenti

Università/ Proposte studenti: No tagli, borse e investimenti Anche ruolo unico prof. e autogoverno: lista presto a Napolitano

Roma, 24 dic. (Apcom) - L'abrogazione dei tagli previsti dalla legge 133 del 2008; un piano straordinario di investimenti che porti in tre anni il finanziamento di formazione, università e ricerca al 5,7% del Pil; una legge quadro nazionale sul diritto allo studio, che prevede l'ampliamento e non l'abbattimento, fino al 9%, delle borse rivolte ai meritevoli e meno abbienti; un piano pluriennale di finanziamento straordinario per l'edilizia universitaria; il controllo dei bilanci degli atenei per evitare il dissesto finanziario; un ruolo unico della docenza per abbattere il baronato; interventi mirati a debellare il precariato e il lavoro didattico gratuito da parte di assistenti e ricercatori: sono le proposte principali che dopo le festività gli studenti universitari sottoporranno al Capo dello Stato, come da lui richiesto ad una decina di rappresentanti nell'incontro di mercoledì al Quirinale, e che attraverso i propri rappresentanti, nel Cnsu o nel Cun, cercheranno di far includere nei decreti attuativi della riforma Gelmini approvata ieri dal Senato.Gli studenti - facenti capo alle diverse associazioni, movimenti e collettivi con rappresentanze da tutta Italia - sostengono che alla base di un reale rilancio del comparto accademico deve esserci un investimento serio attraverso chiari investimenti del Governo: prima di tutto, per voltare pagine, auspicano l'immediata sospensione dei risparmi triennali, previsti dalla finanziaria del 2009, che obbligano gli atenei a `tirare avanti' senza alcuna prospettiva di evoluzione.Entrando poi, entrando nel merito delle tante questioni aperte, chiedono una legge quadro nazionale sul diritto allo studio, che tra le altre cose stabilisca anche i livelli essenziali delle prestazioni erogati dalle Regioni e in particolare l'entità minima garantita delle borse di studio. Oltre che l'introduzione di un autogoverno dell'università, con esclusione degli esterno nella composizione degli organi di governo dell'ateneo, la presenza obbligatoria degli studenti all'interno dei nuclei di valutazione e la creazione della conferenza nazionale studenti-Miur che permetta maggiore rappresentanza studentesca al posto dell'attuale Cnsu.

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