Rifiuti/ Il procuratore di Napoli: Ribellarsi alla rassegnazione

Rifiuti/ Il procuratore di Napoli: Ribellarsi alla rassegnazione Lepore: "Politica tuteli interesse collettivo a soluzione crisi"

Roma, 27 dic. (Apcom) - L'emergenza rifiuti a Napoli è diventata una "tragedia" che dura da 16 anni e "purtroppo, il guaio maggiore, è che i napoletani si stanno abituando alla monnezza". Il Procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, interpellato da Apcom, non usa parole tenere e non dissimula un certo disincanto nel descrivere il tunnel imboccato e da cui non si vede una via d'uscita da anni per la soluzione della crisi dei rifiuti a Napoli e in Campania. "Sto lanciando appelli", spiega Lepore, perchè fino a quando "il perseguimento di un interesse collettivo non prevarrà sugli interessi individuali, di partito, non si esce da questa crisi"."La gente - prosegue Lepore - deve ribellarsi a questa rassegnazione e la politica deve fare la sua parte, cioè trovare una soluzione a questa tragedia"."Napoli - prosegue il suo ragionamento Lepore - non può non avere una propria discarica. Anche perchè per ralizzare i due termovalorizzatori occorreranno tra i due e i tre anni, come ha detto il governatore della Campania Caldoro. Una discarica va fatta e deve essere fatta a norma". E poi? "Contemporameamente vanno avviati i lavori per la realizzazione dei due impianti e va incrementata la raccolta differenziata". Un aiuto, in questa fase di crisi acuta, secondo il procuratore di Napoli, deve arrivare concretamente anche dalle altre province campane per dare 'respiro' al capoluogo partenopeo.

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