Berlusconi: Procure politicizzate puntano a rivoluzione, non io

Berlusconi: Procure politicizzate puntano a rivoluzione, non io Livello di guardia ampiamente superato

Roma, 22 ott. (TMNews) - "Un'assurdità", parole "travisate", "io non ambisco ad alcuna rivoluzione, se non a quella liberale". "Una specie di rivoluzione, però, la stanno tentando di fare alcune Procure politicizzate". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde così a Bruno Vespa - per il libro 'Questo amore' in uscita da Mondadori-Rai Eri venerdì prossimo 28 ottobre - a proposito del contenuto di alcune intercettazioni con Valter Lavitola che riferiscono di un suo sfogo: "Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il Palazzo di giustizia di Milano, assediamo 'Repubblica'", le parole del premier."Per l'ennesima volta - spiega Berlusconi - è stato vergognosamente travisato il senso della conversazione, che andava esattamente nella direzione opposta. Ogni comportamento o manifestazione eversiva è esecrabile. Figuriamoci se me ne voglio intestare una o capeggiarla. Ho denunciato gli incredibili livelli di violenza raggiunti da un nutrito gruppo di facinorosi nella manifestazione di Roma del 15 ottobre, chiedendo l'individuazione e la punizione dei violenti. Quindi, lo ribadisco, io non ambisco ad alcuna rivoluzione, se non a quella liberale"."Una specie di rivoluzione, però, la stanno tentando di fare alcune procure politicizzate. Pensi - aggiunge Berlusconi - al caso Mediatrade: quando in un processo mi consentono di esercitare il diritto di difendermi, i risultati si vedono e vengo immediatamente prosciolto. Quando in un paese democratico - e questo accade solo in Italia - si arriva a violare il domicilio del presidente del Consiglio, e a considerare possibile indiziato di reato chiunque vi faccia ingresso, significa che il livello di guardia è stato ampiamente superato, e che è giunto il momento di ristabilire una reale separazione fra i poteri e gli ordini dello Stato".(segue)

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