Libia/ Wp: 7.000 prigionieri di guerra ammassati in carceri

Libia/ Wp: 7.000 prigionieri di guerra ammassati in carceri Sottoposti ad abusi e torture

Roma, 23 ott. (TMNews) - Sono circa 7.000 i prigionieri di guerra ammassati da settimane nelle carceri della Libia senza incriminazione e sottoposti ad abusi e torture. Lo scrive oggi in apertura il Washington Post, citando alcune organizzazioni per i diritti umani.Molte di queste carceri sono improvvisate e sono gestite da gruppi di miliziani locali, "incattiviti" da otto mesi di guerra e desiderosi di vendicarsi sui prigionieri, i combattenti di Gheddafi e suoi sostenitori. Sweti, 27 anni, comanda una prigione allestita nei locali di una ex scuola, con un migliaio di prigionieri catturati dall'inizio di luglio. Dormono su materassi per terra e sono guardati a vista da miliziani adolescenti armati.Il governo ad interim prospetta un'amnistia per i combattenti di Gheddafi che non si sono resi responsabili di crimini di guerra e che vogliono cooperare con le autorità. Ma questa ipotesi - scrive il Wp - sembra di difficile realizzazione in luoghi come Misurata, dove gli abitanti hanno subito per mesi l'assedio e gli attacchi delle forze fedeli al Colonnello. "Alcuni di questi prigionieri (filo-Gheddafi) hanno violentato e ucciso. Hanno compiuto atti di vandalismo. Ci hanno torturato, hanno ucciso i nostri bambini", ha testimoniato Abdel GaderAbu Shaallah, che controlla altre carceri di Misurata: "Siamo troppo provati".Amnesty International e Human Rights Watch hanno documentato numerosi casi di maltrattamenti sui prigionieri, in particolare sui libici con la pelle scura e sugli africani sub-sahariani, molti dei quali sono stati picchiati e torturati con scariche elettriche.

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