Crisi/ Ue: Risposte Italia a questionario, aspettiamo missione

Crisi/ Ue: Risposte Italia a questionario, aspettiamo missione Portavoce Rehn: per completare analisi sui dettagli

Bruxelles, 14 nov. (TMNews) - La Commissione europea sta esaminando le risposte che il ministro del Tesoro uscente, Giulio Tremonti, ha inviato sabato scorso al questionario che chiedeva chiarimenti e dettagli sulla 'lettera di intenti' inviata dall'ex premier Berlusconi all'Ue il 26 ottobre scorso. Lo ha ribadito, oggi a Bruxelles, il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn, precisando che questa analisi deve essere compiuta "in gran parte dagli stessi esperti della Commissione che sono attualmente a Roma" nell'ambito della prima missione di monitoraggio inviata in Italia su mandato dell'Eurogruppo (ministri delle Finanze dell'Eurozona). "Sono loro i nostri esperti che devono lavorare su questo, non abbiamo qui altri che possono farlo, non facciamo un doppio lavoro", ha detto il portavoce, Amadeu Altafaj.A un cronista che chiedeva se la missione Ue a Roma stia aspettando di avere ulteriori elementi dalle nuove autorità che si insedieranno con il giuramento del governo Monti, il portavoce ha risposto: "La missione lavora nel quadro del mandato ricevuto dall'Eurogruppo, che chiedeva di fornire chiarimenti dettagliati sulla lettera dell'ex premier Berlusconi, e di seguire l'attuazione degli impegni previste" dalla lettera stessa. Evidentemente, ha proseguito Altafaj, "questo mandato riguardava il governo allora in carica, ora ce ne sarà uno nuovo; ma il primo passo dovrà essere fatto da Roma, non da Bruxelles, nel momento in cui le nuove autorità faranno proprie le misure da predisporre". In altre parole, la missione Ue a Roma è limitata al monitoraggio previsto nel mandato dell'Eurogruppo, che però, ha puntualizzato il portavoce, "è un monitoraggio regolare", e dunque continuerà e si ripeterà nel tempo, anche con la nuova amministrazione.Fra Bruxelles e Roma "ci sono contatti continui, anche se non ancora con i nuovi responsabili politici, che devono ancora giurare, ma con gli esperti (dell'amministrazione italiana, ndr), e sempre nel quadro del mandato dell'Eurogruppo, e non al di là di esso". In ogni caso, ha proseguito Altafaj, "la nostra diagnosi dell'economia italiana non cambia, le riforme strutturali necessarie per l'economia italiana restano sempre quelle, e le previsioni economiche pubblicate dalla Commissione giovedì scorso fanno parte di questa diagnosi".

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