##Crisi/ Allarme Italia, tassi Btp oltre 7% e contagio su Europa

##Crisi/ Allarme Italia, tassi Btp oltre 7% e contagio su Europa Van Rompuy:Paese all'ora della verità,a Monti serve ok Parlamento

Roma, 15 nov. (TMNews) - Resta l'alta tensione sui titoli di Stato dell'Italia, i cui rendimenti sono risaliti a livelli da allarme rosso mentre parallelamente si sono visti anche evidenti segnali di contagio della crisi sui debiti pubblici a diversi altri paesi dell'area euro. Spagna, Belgio, Austria e Francia, ognuno partendo da livelli diversi hanno assistito a aumenti delle tensioni sulle rispettive emissioni. In un quadro di accentuata volatilità, i rendimenti dei Btp a 10 anni di scadenza sono risaliti oltre il 7 per cento, livello considerato da allerta in quanto fu una volta superato questa soglia che Grecia, Irlanda e Portogallo tirarono avanti per un po e poi si rassegnarono a chiedere aiuti.Allarmante anche il differenziale (spread) di rendimento dei Btp rispetto ai Bund della Germania: è risalito oltre la soglia dei 500 punti base, o 5 punti percentuali, con un picco a 532 punti, mentre i rendimenti dei Btp hanno toccato un picco al 7,07 per cento, vicino al record del 7,29 per cento di mercoledì scorso. Sembra così svanire l'iniziale effetto positivo che ieri mattina sui mercati aveva accolto con calmieramenti la designazione di Mario Monti a nuovo premier, salvo invertirsi già nel pomeriggio. Secondo il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, l'Italia è giunta "all'ora della verità". Il premier designato, Monti, che Van Rompuy dice di conoscere bene è una personalità "brillante", con una visione chiara sul da farsi: "ha sempre avuto una doppia agenda: austerità e crescita". Tuttavia ha bisogno di sostegno nella sua opera. "I primi ministri possono essere brillanti - ha avvertito van Rompuy - ma hanno comunque bisogno della maggioranza in Parlamento".A Milano al termine di una giornata altalenante il Ftse-Mib ha chiuso in ribasso dell'1,08 per cento, dopo che era arrivato prima a cadere del 3 per cento, poi a tentare incursioni in territorio positivo. Più moderata Londra ha chiuso al più 0,03 per cento, Parigi ha chiuso al meno 1,92 per cento, Francoforte al meno 0,87 per cento. L'euro si è indebolito finendo sotto 1,35 dollari nel pomeriggio.Nel frattempo anche i dati sul Pil sembrano aver offerto una cupa prospettiva dei rischi che sta correndo l'area valutaria: Francia e Germania sono infatti riuscite a mettere a segno rimbalzi, rispettivamente dello 0,4 per cento e dello 0,5 per cento dai tre mesi precedenti, lasciandosi alle spalle la maggior parte degli altri Stati, in particolare quelli della periferia che restano sotto tensione. Dati che sembrano dipingere lo scenario allarmistico di una frattura, che peraltro ha trovato spunti anche in recente una presa di posizione del Cdu, il partito della cancelliera della Germania Angela Merkel. Ieri i delegati del Cdu hanno infatti approvato una mozione che apre alla possibilità di creare meccanismi di fuoriuscite volontarie dei paesi dall'area euro.E proseguono anche le polemiche sul ruolo della Banca centrale europea, di cui vari esponenti del direttorio hanno respinto le pressioni affinché si metta di fatto a 'monetizzare' i debiti pubblici, aumentando i suoi acquisti di titoli di Stato dell'area euro sotto tensione. Secondo diversi osservatori invece se non si deciderà a operare in tal senso la crisi sui debiti non potrà che peggiorare. Ma varie voci della Bce hanno avvertito che manovre simili sono espressamente vietate dai trattati europei, e che la crisi dei debiti può esser risolta solo dai governi, risanando i bilanci.Intanto oggi le tensioni sull'obbligazionario governativo non si sono limitate all'Italia. I rendimenti dei Bonos decennali spagnoli sono arrivati a superare il 6,30 per cento, secondo Bloomberg, mentre il loro spread sui Bund ha toccato un record a 457 punti base. Iniziando da valori ben più contenuti dinamiche analoghe hanno coinvolto anche le emissioni della Francia: sugli Oat a dieci anni i rendimenti hanno segnato un massimo dal lancio dell'euro al 3,69 per cento, mentre il loro spread sui Bund ha a sua volta toccato un record a 191 punti base. Lo spread tra titoli del Belgio e bund ha raggiunto 318 punti base. Ci troviamo da un certo tempo in questa situazione di contagio" ha affermato oggi il portavoce del vice presidente della commissione europea Olli Rehn, Amadeu Altafaj, durante il briefing quotidiano con la stampa. "Sfortunatamente non ci sono stati nuovi elementi che cambiassero questa situazione di contagio".Il tutto anche perché ancora una volta i Bund tedeschi in queste fasi di tensione vengono premiati da acquisti, essendo utilizzati da diversi investitori come porto sicuro per ripararsi dalla volatilità. Su questo tipo di emissioni i rendimenti sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo: se questo cala a causa di vendite i tassi retributivi ne risultano aumentati, e viceversa. Così, mentre i rendimenti dei bond di Italia, Spagna e Francia salgono, quelli dei bund calano, fino all'1,74 per cento oggi, contribuendo ad ampliare gli spread.

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