Giustizia/Cascini:Spero con Monti cambi clima,no Anm a amnistia

Giustizia/Cascini:Spero con Monti cambi clima,no Anm a amnistia Emergenza carceri priorità ma le soluzioni sono altre

Roma, 17 nov. (TMNews) - "Non diamo giudizi in maniera generica su un governo. Abbiamo vissuto negli ultimi tre anni e mezzo una certa tensione per i continui attacchi che esponenti del governo hanno fatto alla Magistratura e abbiamo registrato interventi legislativi dannosi per il funzionamento della Giustizia. Posso solo sperare che queste cose non si ripetano". Lo ha affermato il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini sul nuovo Governo Monti che ha portato alla guida del dicastero di via Arenula l'avvocato Paola Severino, prima donna Guardasigilli nella storia della Repubblica."Con Berlusconi - ha affermato Cascini ad Affariitaliani. it abbiamo registrato interventi legislativi dannosi per il funzionamento della Giustizia. Posso solo sperare che queste cose non si ripetano". Mentre ora, "ci aspettiamo quello che aspettiamo da tutti i governi: riforme che facciano funzionare la Giustizia. Abbiamo indicato da tempo una serie di interventi necessari per assicurare una Giustizia che funzioni e continuiamo ad augurarci che governo e Parlamento si occupino di questa questione che è essenziale per i diritti dei cittadini e anche per l'economia del Paese. Senza una Giustizia che funzioni non vanno bene nemmeno l'economia, le imprese e gli investimenti".In queste riforme Cascini inserisce l'emergenza carceri, che la stessa Severino ha indicato come esigenza prioritaria, ma con un secco e ribadito no dell'Anm all'amnistia. ""Ne sono state fatte una ogni quattro anni negli ultimi cinquant'anni e non hanno mai risolto il problema. Se il sistema penale è orientato in una direzione la situazione delle carceri si riproduce identitica nel giro di pochi mesi. I provvedimenti di clemenza servono nella misura in cui il Parlamento ritiene che siano necessari. Ma utilizzarli come strumento di contenimento del problema carcerario è sbagliato e inutile", ha detto."Da un lato - ha argomentato invece sul dramma delle carceri italiane- si devono eliminare tutte quelle norme che impediscono l'utilizzo delle misure alternative al carcere, che si sono ridotte a un decimo rispetto a dieci anni fa. E' uno strumento di reinserimento che aveva dato buoni frutti, quindi bisogna ripristinare la legge Gozzini che è stata cancellata. Dall'altro lato ci vuole un ripensamento complessivo sul modo di punire e di utilizzare la sanzione carceraria".

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