Manovra/ Dibattito in aula inizia lento, poi scintille Lega-Pd

Manovra/ Dibattito in aula inizia lento, poi scintille Lega-Pd Franceschini: "Siete scesi dalla luna". I lumbard: 'Venduto!'

Roma, 16 dic. (TMNews) - Un inizio lento quello del dibattito in aula sulle dichiarazioni di voto per la fiducia alla manovra economica del governo Monti. Molti vuoti tra i banchi del Pdl, non c'è Silvio Berlusconi, non c'è nemmeno Umberto Bossi. I relatori si alternano negli interventi, anche quando parla Antonio Di Pietro il termometro d'aula non registra particolari scosse. La scintilla scoppia però quando il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, si rivolge alla Lega con un "siete scesi dalla luna...". Dai banchi del Carroccio, il capogruppo Marco Reguzzoni è tra i primi a scattare in piedi, braccio teso all'indirizzo del Pd, parte subito il coro: qualcuno accenna uno "scemo, scemo..." verso Franceschini, ben più scandito l'insulto di "venduto!".E' il massimo momento di tensione in aula. Poco prima, la Lega aveva inscenato la sua protesta contro il decreto Monti con la scelta di assegnare la propria dichiarazione di voto all'ex operaia Emanuela Munerato, deputata lumbard. Grembiule color arancio, cuffia a coprire i capelli, Munerato ha preso la parola così in aula: "Non voteremo una manovra sbagliata". Proteste (tiepide) dai banchi del Pd. Al termine dell'intervento, Munerato unisce in un solo applauso tutto il gruppo della Lega: alla sua sinistra, si congratula Reguzzoni; alla sua destra, al banco sotto, applaude Roberto Maroni.Silvio Berlusconi si presenta in aula poco dopo. E al termine delle dichiarazioni di voto si dedica a dettare la linea alle fedelissime Pelino, Lorenzin e altre, riunite attorno a lui. Gianfranco Fini annuncia che Stefania Craxi lascia il Pdl per il gruppo misto. Nessuna contestazione in aula, se si eccettua un po' di brusìo e il socialista pidiellino, Silvio Barani, che dall'alto della sua postazione in aula allarga le braccia con un garofano rosso tra le dita.

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