Nuova influenza: torna allerta: 8 nuovi casi, chiuse tre scuole
Roma, 23 mag. (Apcom) - Roma, 22 mag. (Apcom) - Sono otto gli studenti appartenenti a due
licei romani di ritorno da una gita a New York che, al momento,
risultano contagiati dal virus dell'influenza A/H1N1. Con questi
otto nuovi casi comunicati ieri dal ministero della Salute,
salgono a 18 i casi di nuova influenza registrati in Italia.
Le due scuole di cui fanno parte, secondo quanto
deciso dal ministero della Salute, resteranno chiuse per una
settimana in via precauzionale "per limitare al massimo la
possibile diffusione del virus". In ogni modo, la "situazione -
fa sapere il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio - è sotto
controllo e non c'è stato nessun rischio di contagio". In Friuli,
il bambino contagiato è figlio della 21enne rientrata in Italia
il 15 maggio da un viaggio negli Stati Uniti e a cui mercoledì
scorso era stata accertata la presenza del virus influenzale. La
Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso la chiusura precauzionale
fino a lunedì della scuola materna frequentata dal bambino, che
sta bene ed è a casa in trattamento con antivirali e in regime di
isolamento.
A Roma chiusi il convitto nazionale Vittorio Emanuele II di
piazza Monte Grappa e del liceo scientifico Dante Alighieri, di
via Ennio Quirino Visconti 13. La chiusura, con la polizia che ha
sostato davanti ai cancelli dei due istituti, ha sollevato
allarme e polemiche per le modalità di comunicazione che in molti
hanno appreso prima dai mass media che dagli enti competenti. E
c'è preoccupazione anche per eventuali difficoltà nel corretto
svolgimento degli esami. Il Comune di Roma ha precisato che "non
c'è nessun allarme: l'andamento dei casi nella capitale è
inferiore a quello osservato in altre capitali europee". Nei
confronti dei liceali, al momento della segnalazione dei casi
sospetti, nei giorni scorsi erano scattate le prime misure di
contenimento dell'infezione, Le Asl competenti per territorio,
spiega il ministero, hanno attivato la sorveglianza per i
contatti stretti dei giovani e contattato gli insegnanti delle
due classi che avevano viaggiato con loro a New York, disponendo
che gli studenti non tornassero a scuola per i sette giorni
successivi al ritorno in Italia.
Il ministero fa sapere, inoltre, che "verificherà la situazione
sanitaria" dei circa 400 studenti italiani (70 circa da Roma) che
ha raggiunto un gruppo di 10mila a New York, per un viaggio di
studi. "Li stiamo rintracciando tutti per fare le verifiche", ha
detto Fazio. Di questo gruppo fanno parte coloro che per ultimi
hanno contratto la 'nuova influenza'. Il ministero ha comunicato
stamani i nuovi quattro casi e nel tardo pomeriggio il quinto
caso su un 17enne che è stato visitato all'ospedale Bambin Gesù
di Roma, dove è stato sottoposto a trattamento. Fazio ha spiegato
che "sono coinvolte altre quattro scuole" in Sicilia: "Stiamo
cercando di rintracciare le persone e verificare se ci sono altri
casi accertati. Se non saranno accertati le scuole non
chiuderanno". Fazio, in visita a L'Aquila nelle zone del
terremoto, ha invitato i media a "non creare allarmismi".
In casi sospetti di contagio, la procedura prevede "l'isolamento
anche domiciliare, poi ci sono i vari accertamenti e, se il caso
diventa certo, si passa a misure come la chiusura delle scuole
per una settimana. Avviene così anche negli altri paesi - ha
tenuto a precisare il viceministro -. Le scuole vengono chiuse
non perchè si tema per l'incolumità, perchè è un'influenza
leggera, ma perchè temiamo gli squilibri economici che si
potrebbero avere se troppe persone non fossero attive". Il
ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha dichiarato:
"Stiamo adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare
possibili rischi per i ragazzi: è necessario agire con la massima
tempestività. E' necessario che tutte le strutture scolastiche
siano attentamente monitorate".
In Italia, il virus della nuova influenza A/H1N1 ha determinato
"solo una sintomatologia simile a quella di una influenza
stagionale leggera, con febbre, dolori articolari, mal di testa,
mal di gola e che la sua diffusione - afferma il ministero della
Salute - è stata finora contenuta grazie all'efficacia e alla
tempestività delle misure di contenimento assunte". In Sardegna,
a Sassari, è stato dimesso il paziente ricoverato martedì presso
la clinica pneumologica dell'azienda ospedaliera universitaria
per un sospetto di nuova influenza. L'uomo era rientrato da
Valencia: per lui gli esami di laboratorio hanno hanno dato esito
negativo, Mentre, sempre a Sassari, si è registrato un altro caso
sospetto, quello di una giovane americana, sulla quale si stanno
eseguendo accertamenti.
Il virus H1N1 della nuova influenza ha contaminato 11.168
persone in 42 paesi e ha fatto finora 86 morti. Secondo l'ultimo
bilancio dell'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) reso
noto oggi, nelle ultime ore sono stati registrati 134 nuovi casi
e un morto negli Stati Uniti. La maggior parte di essi negli
Stati Uniti (+54), in Giappone (+35) e Cile (+19). Primi casi di
contagio in Honduras, e in Russia su un 28enne di ritorno da New
York; secondo in Svizzera, su una 24enne di ritorno da un viaggio
in Stati Uniti e Messico, che ora sta bene. E proprio in
quest'ultimo paese le autorità hanno revocato tutte le
restrizioni, nell'ultima settimana non sono stati registrati
nuovi casi e quindi non c'è più bisogno di portare maschere nei
luoghi pubblici. Il livello di allerta è al grado più basso.
L'Organizzazione mondiale della sanità spera che i laboratori
farmaceutici siano in grado di produrre un vaccino contro il
virus A (H1N1) dell'influenza A "a fine giugno o inizio luglio".
L'industria farmaceutica mondiale, secondo l'Oms, sarebbe in
grado di fabbricare fino a quasi 5 miliardi di dosi in un anno.
Un vasto gruppo di ricercatori di università e centri di ricerca
europei, americani e messicani e del Center For disease control
di Atlanta, ha sequenziato i genomi di più di 50 campioni
genetici appartenenti a virus della nuova influenza A/H1N1, e ha
scoperto che il virus è il risultato di ricombinazioni di pezzi
del genoma di virus umani, suini e aviari e che sta circolando in
incognito da lungo tempo. I genomi dei virus A/H1N1 2009 isolati
in Messico e negli Stati Uniti sono otto: la combinazione di
questi segmenti non era mai stata vista prima nei virus
influenzali sia suini, che umani. Tutti avrebbero avuto origine
negli uccelli e, solo dopo hanno cominciato a circolare nei
maiali, in tempi diversi, a partire dal 1918 fino al 1998. Sei di
questi otto segmenti si sarebbero formati da un triplo
riassortimento genico dei virus suini (che includono un mix
materiale genetico umano, aviario e suino, risultato della
tendenza di questi virus a scambiarsi tra loro pezzi di genoma) e
avrebbero cominciato a circolare nel Nord America e in Asia, più
o meno, sin dal 1998. Gli altri due segmenti derivano dai virus
suini eurasiatici. In futuro, dovrà essere tenuta sotto controllo
la popolazione suina per monitorare eventuali apparizioni di
altri virus influenzali.