Bagnasco: Sobrietà in politica. Con Boffo colpita la Chiesa

Bagnasco: Sobrietà in politica. Con Boffo colpita la Chiesa Il Presidente dei Vecovi su biotestamento, immigrati, Afghanistan

Roma, 22 set. (Apcom) - Il cardinale Angelo Bagnasco chiede che chi assolve un "mandato politico" deve essere "consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell'onore che esso comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda". Il porporato ha aperto ieri il consiglio permanente Cei successivo al 'caso Boffo', il direttore di 'Avvenire' che si è dimesso dopo essere stato attaccato dal 'Giornale' per le sue critiche alle vicende personale del premier Silvio Berlusconi. Un "passaggio amaro" che "ha finito per colpire un po' tutti noi", ha detto Bagnasco. Che, però, ha assicurato che "anche quando annuncia una verità scomoda la Chiesa resta con chiunque amica".Il presidente della Cei ha toccato poi tutti i temi dell'attualità cari alla Chiesa cattolica: dal testamento biologico, dove chiede l'approvazione rapida di un "provvedimento" che che "possa scongiurare nel nostro Paese altre situazioni tragiche come quella di Eluana" all'immigrazione (il "rispetto della legalità e della sicurezza dei cittadini", dice, non può essere "disgiunto" dalla "garanzia dei diritti umani"); dalla pillola abortiva Ru486 (si diffonde, sostiene l'arcivescovo di Genova "una mentalità secondo cui l'aborto stesso finisce per essere considerato un anticoncezionale") all'Unità d'Italia (il 150esimo anniversario "deve alimentare la cultura dello stare insieme"). Non è mancato, nel giorno dei loro funerali di Stato, un ricordo dei sei parà uccisi a Kabul: "Questo lutto, com'era successo per la strage di Nassiriya - ha detto Bagnasco - ha toccato il cuore dei nostri connazionali, commossi dalla testimonianza di altruismo e di dedizione di questi giovani quasi tutti figli delle generose terre del nostro Sud".

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