Ue, Frattini: "Come presidente ci vuole un sincero europeista"

Ue, Frattini: "Come presidente ci vuole un sincero europeista" "Abbiamo espresso apprezzamento per Tony Blair"

Roma, 6 ott. (Apcom) - Dopo l'approvazione del Trattato di Lisbona nel referendum irlandese avvicina il momento in cui l'Ue avrà un presidente in carica per due anni e mezzo, senza rotazioni semestrali. Il ministro degli Esteri Franco Frattini in una intervista al "Corriere della Sera" auspica che per questo incarico venga scelto "un sincero interprete di una visione europeista". "Abbiamo espresso apprezzamento per Tony Blair, sapendo che che vi è un blocco di Paesi con perplessità su di lui".La candidatura di Blair, sostenuta dalla Francia, non piace invece alla Germania; inoltre l'ex premier britannico viene da un Paese che non fa parte dell'eurozona e - ricorda ancora Frattini - neanche dell'area Schengen. "Questi sono gli elementi di preoccupazione di chi non lo appoggia. Noi abbiamo apprezzato la persona. Siamo consapevoli di questi limiti, non li neghiamo".Il ministro sottolinea invece come l'Italia punti con Giulio Tremonti alla presidenza dell'Eurogruppo dei ministri finanziari, invece per Mario Draghi alla Bce il discorso è diverso: "Mentre l'Eurogruppo è una cosa che si decide tra governi e quindi il governo italiano può, com Silvio Berlusconi ha fatto, indicare e sostenere, la presidenza della Bce dipende da procedure interne della Bce che non sono ancora state indicate, che potrebbero essere modificate elezione per elezione, e che riguardano il 2011".Pertanto, prosegue Frattini, "una cosa è un apprezzamento su un'ipotesi che può accadere, altro puntare su questo con una designazione. Il governatore Draghi ha chiarito, come ho fatto io, che nessuno ha avanzato una candidatura. Semplicemente perché non siamo nelle condizioni temporali e sostanziali, non sappiamo le regole, di farlo".Plgott 09

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