Giustizia/ Alfano: sprint su riforme, poi immunità parlamentare

Giustizia/ Alfano: sprint su riforme, poi immunità parlamentare "E' argomento di cui si può parlare con l'opposizione"

Roma, 9 ott. (Apcom) - Il ministro della Gustizia, Angelino Alfano, accelera sulle riforme in materia di giustizia. "Fortunatamente - dice in un'intervista al Corriere della Sera - si tratta di atti depositati in Parlamento da mesi. Con i temi di fondo della riforma costituzionale già contemplati nel nostro programma sebbene le opzioni debbano ancora essere individuate. Per questo lavorerò nei prossimi giorni con il presidente, i leader della coalizione e i tecnici del nostro partito".Nessuna volontà ritorsiva, però: "in realtà - sostiene Alfano - noi stiamo tenendo il punto, coerentemente, sulle cose che abbiamo sempre detto. Per noi non cambia nulla: il processo civile e le leggi antimafia sono due gol fatti già nel primo anno di governo e vedrete che entro la prossima estate altre riforme importanti saranno nel nostro carniere. E poi di anni per fare ne resteranno ancora tre".Il ministro della Giustizia punta dritto alla Costituzione per introdurre la "separazione degli ordini. Perchè l'obiettivo che ci siamo prefissati - spiega - è quello di arrivare a una reale distinzione tra gli avvocati difensori e gli avvocati dell'accusa". Con una modifica alla Costituzione alla voce Csm: "è difficile immaginare ordini professionali separati - dice Alfano - mantenendo l'attuale Consiglio superiore della magistratura"."C'è il tempo - assicura ancora il Guradasigilli - per fare la riforma costituzionale in materia di giustizia", senza poi escludere un ritorno all'immunità parlamentare: "non è nel programma del governo votato dagli elettori ma è materia che meriterebbe un serio approfondimento con l'opposizione, dopo il congresso del Pd".Nessun cambiamento annunciato, infine, per quanto che riguarda la Consulta: "qualsiasi cosa noi dicessimo oggi sulla Corte costituzionale sarebbe tacciabile di un collegamento con la sentenza". E nessuna accelerazione sulla norma che vieterebbe l'uso di sentenze passate in giudicato in altri processi: "noi non immaginiamo lo stralcio di nulla, perchè il ddl sulla procedura penale ha una sua organicità",

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