Tremonti/ Bossi da Berlusconi con il ministro: E' tutto a posto

Tremonti/ Bossi da Berlusconi con il ministro: E' tutto a posto Casini: "Il Premier chiacchiera, la Lega invece comanda tutto "

Roma, 24 ott. (Apcom) - Incontro chiarificatore ad Arcore tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro del Tesoro Giulio Tremonti 'accompagnato' dal leader del Carroccio Umberto Bossi e dal ministro Roberto Calderoli. E' proprio il Senatur a tirare le somme dopo le tensioni dei giorni scorsi e le voci di dimissioni del numero uno di via XX Settembre. "Siamo nella stessa famiglia" ribadisce Bossi, sottolineando che il governo "è solido" e che se qualche fibrillazione c'è stata bisogna guardare ai "soliti pasticcioni", "gli invidiosi" che ci sono in tutti i partiti. E sul punto dolente del taglio dell'Irap, malvisto da Tremonti, la Lega sceglie la strada attendista: c'è tempo per parlarne."E' inutile dare spazio a chi fa casino e basta - ha spiegato Bossi -. È andato tutto bene. Tremonti? Finché sono vivo io, non ci saranno problemi con Tremonti". Sulla stessa linea e con un linguaggio al solito molto colorito il ministro Roberto Calderoli secondo il quale "il clima è costruttivo, le idee sonomolto chiare, non c'è trippa per gatti".Quanto al taglio dell'Irap Bossi mette le mani avanti e spiega che "l'elimineremo con il tempo" mentre Calderoli sottolinea che al vertice della riconciliazione tra il premier e il ministro dell'Economia "non se n'è parlato". Bossi si mostra, poi, sicuro - "per forza" dice - sulla presenza di un candidato unico leghista per la maggioranza alla presidenza del Veneto oggi occupata da Giancarlo Galan.A esprimere scetticismo sull'esito dell'incontro di Arcore è il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "Purtroppo - afferma- eravamo stati facili profeti. Dopo un anno di governo Berlusconi, è tutto nelle mani di Bossi: il Nord, il governo, la politica economica. Berlusconi chiacchiera e Bossi comanda". Quindi l'appello ai moderati del Pdl e agli elettori italiani perchè aprano "una fase di profonda riflessione", "certo speravano in un governo diverso".

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