Giustizia/ E' scontro con governo, toghe non escludono sciopero

Giustizia/ E' scontro con governo, toghe non escludono sciopero Palamara: No riforme punitive. Cascini:Se avanti così inevitabile

Roma, 29 ott. (Apcom) - La magistratura protesta, lo scontro conil premier Silvio Berlusconi è sempre più aspro, lo scioperodelle toghe è nell'aria. Oggi l'Associazione nazionale magistratiha organizzato una giornata di mobilitazione in tutta Italiacontro "le intimidazioni del potere politico". Alle 12 e 30 sisono fermate le udienze e per mezz'ora nelle 26 corti d'appellodel Paese si sono svolte assemblee.Il numero uno dell'Associazione nazionale magistrati LucaPalamara ha spiegato che "non c'è bisogno di riforme punitivecontro i magistrati che hanno l'unica colpa di aver emessosentenze esercitando la propria funzione". Il segretario GiuseppeCascini ha rispedito al mittente l'accusa di faziosità che, dice,"è tra le più gravi e infamanti che si possa rivolgere a ungiudice". "Non c'è decisione giudiziaria sgradita ai suoidesiderata - ha osservato Cascini riferendosi al premier - cuinon seguano aggressioni e insulti nei confronti del magistrato.Continueremo a protestare contro questo degrado della vitapubblica, ma è certo che se si va avanti così sarà inevitabilegiungere anche allo sciopero".Sul fronte delle riforme Palamara ha sottolineato che l'Anm "nonè in guerra contro nessuno" e che "non dice sempre di no". "Lagiustizia - ha continuato Palamara - ha bisogno di riformeurgenti" ma "diciamo no a quelle che ledono indipendenza eautonomia della magistratura". Sul cosiddetto 'lodo Ghedini', chesposterebbe a Roma i processi per le alte cariche, ha risposto"di non poter andare dietro a tutti gli annunci, bisogna vedere itesti scritti. Non sono certo che queste siano le riforme cheservono alla giustizia".Vep

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