Giustizia/ Napolitano: Serve confronto equilibrato e sereno

Giustizia/ Napolitano: Serve confronto equilibrato e sereno Viva preoccupazione per acuirsi tensione tra governo e toghe

Roma, 6 nov. (Apcom) - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, auspica un confronto "equilibrato e sereno" sulla giustizia. Rispondendo alla lettera indirizzatagli e resa pubblica lo scorso 16 ottobre dal presidente dell'Anm, Luca Palamara, il capo dello Stato osserva: "Non ho bisogno di dirle come susciti viva preoccupazione anche in me l'acuirsi della tensione tra le istituzioni della Repubblica, e in particolare tra quelle in cui s'incarnano i rapporti tra politica e giustizia. A questo tema dedicai d'altronde l'intervento di apertura della seduta del Csm del 14 febbraio 2008; intervento che aprì una libera e ricca discussione. Ritengo che le considerazioni da me allora svolte conservino un'attualità e un valore ancor oggi, rispecchiando quell'impegno di serena valutazione, cui sono tenuto in coerenza con la natura del mio mandato, dei termini del problema"."Nell'affrontare la vicenda dell'attacco mediatico al giudice Mesiano - rileva Napolitano - cui lei fa specifico riferimento nella sua lettera e di cui io stesso non ho mancato di rilevare il carattere 'inquietante', il Consiglio Superiore della Magistratura ha auspicato il ritorno a un confronto che rimanga in una 'misura di civiltà e rispetto reciproco'. E' un invito equilibrato e sereno, che condivido nella mia veste di Presidente del Consiglio Superiore e di Capo dello Stato".Napolitano ha risposto anche ad Armando Spataro, primo firmatario di un appello sottoscritto da magistrati e giuristi:"Comprendo bene i motivi di grave e diffusa preoccupazione di cui lei e tutti i firmatari dell'appello vi siete fatti portatori. E la ringrazio per la 'certezza' che vi muove 'di avere in me un punto di riferimento solido e sicuro a difesa dell'indipendenza della giurisdizione'. E' questo un principio che il mio mandato costituzionale mi impone di tutelare: e lo faccio con piena convinzione, anche nel rivolgermi col dovuto equilibrio a tutti i soggetti coinvolti in un confronto - di cui da tempo tenacemente invoco la serenità e la misura - sulla crisi del sistema giustizia".

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