Qui Interlagos, vigilia di Gp
Tra caos, Massa e il Mondiale

La solita grigia e caotica San Paolo ci ha accolto alla sua maniera al nostro arrivo in terra brasiliana per il questo penultimo atto della stagione 2009 del Mondiale. La gara di Interlagos vista dal vicedirettore di Raisport Maurizio Losa...

Monza - La solita grigia e caotica San Paolo ci ha accolto alla sua maniera al nostro arrivo in terra brasiliana per questo penultimo atto della stagione 2009 del Mondiale di Formula 1. Il sole, che in questa stagione dovrebbe cominciare a farsi sentire, fatica a bucare la spessa coltre di nubi e smog della megalopoli e le previsioni meteo per il week end a Interlagos non promettono nulla di buono.

Come nella tradizione ci si può aspettare di tutto: sole e temperature a 25 – 27 gradi, piovaschi con temperature in diminuzione sotto i 20 gradi. Un bel rebus per chi dovrà assettare le vetture tenendo conto delle gomme e delle mescole fornite da Bridgestone, medie e supermorbide per l'asciutto e intermedie per il bagnato Sul tracciato che sorge alla periferia della città e che lo scorso anno fu teatro di una delle più belle sfide della storia con Massa ed Hamilton a contendersi il titolo sino all'ultima curva, quest'anno ci saranno nuovamente un inglese e un brasiliano a cercare di chiudere o tenere ancora aperta la sfida per il titolo piloti.

Jenson Button ha dalla sua il vantaggio in classifica e gli bastano 4 miseri punticini per chiudere la partita. Ruben Barrichello è in ritardo di 14 lunghezze, Sebastian Vettel di punti di ritardo ne ha 16. Se vogliono rimandare tutto all'ultimo Gp della stagione ad Abu Dhabi dovranno non solo andare a podio ma sperare che il britannico si classifichi dalla sesta posizione in giù, altrimenti il titolo è suo. L'impressione è che Button, solido professionista con 10 anni e 168 Gp alle spalle, intenda giocarsi sino all'ultimo questo match ball.

I numeri sono dalla sua parte: in questa stagione è sempre andata a punti tranne che nel Gp del Belgio. Barrichello potrebbe pagare anche la componente emotiva che sulla pista di casa gli ha sempre giocato brutti scherzi e Vettel corre con una spada di Damocle sulla testa. Sta utilizzando il suo ottavo e ultimo propulsore a disposizione. Se dovesse succedergli qualche inghippo da costringerlo ad un cambio di motore scatterebbe la penalità di 10 posizioni sulla griglia di partenza.

Questo per quanto riguarda la lotta Mondiale. A Interlagos, accolto molto probabilmente da un tripudio di bandiere rosse, torna anche Felipe Massa. Non salirà sulla tanto desiderata Ferrari ma sarà al box con la squadra e gli spetterà il compito di abbassare la bandiera a scacchi. Felipe ha fatto ritorno qui a San Paolo nella serata di lunedì dopo il positivo test su una F 2007 sulla pista di Fiorano. Positivo il risultato: una trentina di giri senza guardare troppo ai tempi, definiti comunque interessanti, ottime sensazioni del pilota che ha mostrato di aver subito ritrovato il feeling con la pista.

“Ho capito di essere il solito bastardo” ha detto al termine della prima tornata. Un dichiarazione che vale più di qualsiasi altra prova specialistica. Felipe è pronto a tornare a combattere. Lo farà nel 2010 al fianco del nuovo compagno Fernando Alonso. Ora si goda le ultime gare ancora da spettatore interessato.
Maurizio Losa, vicedirettore RaiSport

© RIPRODUZIONE RISERVATA