E’ il film “Gilera, una corsa lunga un secolo”, presentato nel marzo dell'anno scorso. Un'opera costata tre anni di fatica, legata a doppio filo al mondo dei “due anelli”, realizzata dal regista Gilberto Visintin con la giornalista arcorese Daniela Confalonieri per iniziativa del Registro storico Gilera e della società di produzione Mindlab di Lissone. L'unione di forze per un risultato enorme e, allo stesso tempo, unico per far rivivere la casa al civico 68 di via Gilera, là dove tutto è cominciato. «Un lavoro impegnativo, certo, ma che ci ha permesso di ricostruire le vicende di un'epoca irripetibile – aveva raccontato il regista Visintin – In quarantacinque interviste realizzate è emersa la grande umanità di un personaggio, Giuseppe Gilera, che era un “padrone” in un modo che oggi non esiste più. Il risultato di tanto lavoro è un'opera intangibile, unica, in cui si è cercato di privilegiare lo stato emozionale».
Perché la Gilera è un marchio che scalda i cuori dei tanti appassionati e perché l'azienda, nata nel 1909 e chiusa nel '93, ha lasciato un segno forte sul territorio brianzolo. Visibile ancora oggi nell'impegno del Registro storico del presidente Luca Dalloca e nelle insegne che dall'anno passato sono tornate a campeggiare sullo storico cancello dello stabilimento di via Battisti. Proprio lì, nel complesso che l'ingegner Alessandro Polini ha reindustrializzato a cavallo degli anni 2000 (riassumendo anche i 165 lavoratori finiti in cassa integrazione dopo la chiusura) è stato presentato il documentario, «abile ricamo di oltre duecento ore di girato e risultato finale di un lavoro in cui si sono privilegiati i filmati storici concessi in gran parte dalla Federazione motociclistica italiana, le testimonianze e i tanti documenti messi a disposizione da ex dipendenti e appassionati» aveva spiegato Daniela Confalonieri.
E’ stato il primo regalo per l'anno del centenario e il primo passo verso la realizzazione del Museo storico. «È l'obiettivo del Registro storico per celebrare il marchio dei “due anelli” e tutti coloro che l'hanno reso grande» aveva chiosato Dalloca. Tra questi avrà sempre un posto speciale Paolo Gornati, figura di spicco della Gilera prima come responsabile dell'ufficio stampa e poi come anima del Gilera Club per oltre vent'anni, a cui il film è stato dedicato.
Chiara Pederzoli
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