A Cantù autovelox che non perdonano
Scoprono chi corre a un km di distanza

I due apparecchi verranno installati a rotazione su dieci colonnine. Potranno fare multe anche di notte ma dovrà essere presente un agente accertatore

Saranno dieci colonnine alte un metro e mezzo. Con un doppio spioncino, per immortalare le auto che superano il limite dei 50 chilometri orari sia in un senso di marcia sia nell’altro.

Dei dieci box, otto saranno vuoti: negli altri due verrà montato, a rotazione, un telelaser. Sarà la Eltraff di Concorezzo, Monza e Brianza, a fornire al Comune, oltre ai quattro box per i semavelox, anche gli armadi dissuasori che, a partire da questa settimana, con l’apertura del cantiere per il posizionamento, inizieranno a comparire sulle strade. E si precisa anche un aspetto di non poco conto: la modalità di cattura automatica, infatti, avverrebbe «con la presenza dell’agente accertatore».

Quindi, viene da pensare, difficilmente le postazioni autovelox potranno essere attiva a notte fonda o prima dell’alba. Anche se i progetti ad hoc rendono possibile la presenza della polizia locale in notturna. Un aspetto su cui potrà far luce, ad ogni modo, la conferenza stampa prevista verso la fine del mese: autovelox e semavelox - anche se il nome esatto è photored - potranno entrare in azione, infatti, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.

La stessa postazione, grazie al suo occhio elettronico mobile, potrà vedere ben più lontano del semplice occhio umano. Il telelaser della Eltraff pensato per i box, infatti, è in grado di effettuare un rilievo di velocità sino a un chilometro e 200 metri di distanza. Anche in notturna.

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