A Cantù “pompe bianche” sotto i 2 euro, prezzi competitivi

Benzina La benzina verde in città varia tra 1,979 e 2,008, ma secondo i gestori i clienti cercano tutti di risparmiare, usando l’auto il meno possibile

Qualche distributore più indipendente di altri, non ce l’ha fatta, e, con la benzina, anche nella Cantù dove il carburante costa meno, è andato sopra i 2 euro. Comunque, meglio qui che a Como: la differenza può arrivare a 12 centesimi al litro, sempre per la verde. E meglio la Brianza della Svizzera: a Cantù, rispetto al Canton Ticino, il vantaggio è di 23 centesimi al litro per la senza piombo. E addirittura 33 centesimi al litro per il diesel.

Questo significa che a Cantù, calcolatrice alla mano per un pieno da 50 litri di benzina, si risparmiano, rispetto a Como, 6 euro. Rispetto al Ticino: 11 euro e 50 in meno per la benzina, e 16 euro e 50 in meno per il diesel. Ovunque, il pieno per un’utilitaria, comunque, resta piuttosto impressionante.

Numeri alla mano: confronto tra Cantù e Canton Ticino

A Cantù, 98 euro e 95 centesimi per la verde, 97 e 95 per il gasolio. A Como, si sfonda il pezzo verde da 100: 104 euro e 95 centesimi per la benzina, 103 euro e 95 centesimi per il diesel. In Canton Ticino, oltre alla banconota di taglio importante, bisogna aggiungerne un’altra: 110 euro e 50 il pieno di verde, 114 euro 50 con il diesel. Per i cultori del vecchio conio, l’euroconvertitore in fondo al cassetto della scrivania può fornire un risultato impressionante: 221mila e 702 delle vecchie lire, a voler fare i nostalgici.

Immaginarsi camion e Tir. Che significa trasporto merci, o lavoro che poi, chi usufruisce di servizi, cioè i consumatori, si ritrovano a dover pagare.

In un’Italia dove tutto si muove su gomma. Che significa: carburante. Al netto di tutto questo, ad ogni modo, a Cantù, ci sono anche pompe bianche che restano al di sotto dei 2 euro.

«Ringraziamo chi ci consente di vendere a questi prezzi decisamente competitivi - dice Fabrizio Camagni, via Milano 36 - a Cantù, in questo modo, è possibile una politica di contenimento, e sicuramente si lavora. Bene o male, la clientela è comunque sempre la stessa. Cc’è chi fa il pieno, chi 50 euro, chi 20 euro. Credo siano in realtà pochi, coloro che si fanno condizionare dal prezzo. Sicuramente, ne approfitta chi arriva da fuori».

E basta uscire da Cantù per capire che i prezzi, altrove, sono più alti.

I commenti dei gestori

«Va discretamente bene - dice Francesco Morabito, Mo.Vi, al 100 di via Milano - io sento quello che gli automobilisti mi dicono, e certo fanno fatica. Ma se l’auto serve per andare a lavorare, non è possibile tagliare sulle spese».

Per Corrado Bolzonaro, Q8 di via Giovanni XXIII: «Gli automobilisti adesso campano un po’ con gli sconti: tante gente arriva con i buoni presi magari con i punti fedeltà dei supermercati - dice - Il pieno lo fa solo chi lavora o chi deve partire per le vacanze». Non per festeggiare: semplicemente, come è noto, in autostrada, benzina e diesel costano di più. Inoltre, c’è un certo attendismo: «C’è chi aspetta che il prezzo cali», dice Bolzonaro.

Anche se non è semplice prevedere cosa succederà di giorno in giorno. La sensazione, confida qualche gestore, è che comunque i prezzi siano scesi forse proprio per un eccesso di rialzo. Un effetto del calo di domanda, perché i soldi, in tasca, non sono infiniti. Il che significherebbe che i consumatori sono arrivati piuttosto al limite.

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