Addio Lironi, una vita per la scuola Cittadino onorario di Cantù dal 2019

Il lutto Le parole dopo la consegna della benemerenza: «Ho solo cercato di fare il mio dovere». È scomparso a 93 anni. I cugini: «Hai raggiunto la vetta più alta». Domani il rito funebre a Como

Quando il Comune di Cantù, nel 2019, gli assegnò la cittadinanza onoraria, lui disse poche parole «ho solo cercato di fare il mio dovere». A conferma, una volta di più, del fatto che descrivere Martino Lironi come un uomo di cultura e pari modestia e disponibilità non è esercizio di retorica. È scomparso a 93 anni, e i cugini, nel salutarlo, più con tenerezza che dolore, hanno osservato «hai raggiunto la vetta più alta».

Viveva a Como, amava la montagna

Perchè Lironi era innamorato del suo lago, ma lo era anche della montagna, operatore culturale per il Cai di Cantù, realizzando diverse pubblicazioni nelle quali ha dimostrato la propria capacità divulgativa e la conoscenza del territorio montano lariano. Per molti anni i suoi articoli sono stati un appuntamento fisso, sull’ultima pagina del notiziario del club cittadino.

Nato a Como il 10 giugno 1929 Martino Lironi ha vissuto per decenni nelle vicinanze di Villa Olmo, imparando a conoscere ogni angolo del suo parco. Appassionato anche di pesca e di moto, appena diplomato all’istituto magistrale divenne insegnante a Lecco. Dopo la laurea in Pedagogia venne nominato direttore didattico a Porlezza, poi a Mariano Comense, fino al 1991 e, quale reggente, a Cantù. Sono molti gli insegnanti che hanno ancora memoria di lui, riconoscendogli di essere stato in grado di accogliere le domande di rinnovamento provenienti dal mondo scolastico, proponendo strade e percorsi capaci di rendere operative le aspirazioni di molti docenti.

Inoltre ha lavorato come consulente per il sindacato scuola Cisl nell’assistenza agli insegnanti a Cantù e a Como. Per questo, nel 2019, il Comune ha deciso di assegnargli la cittadinanza onoraria, durante la cerimonia di Santa Apollonia, ritenendolo «figura di spicco della scuola comasca, uomo di notevole cultura sensibilità e disponibilità».

Candidato all’Abbondino

Due anni prima il suo nome era stato anche tra i candidati alla benemerenza civica del capoluogo, l’Abbondino d’Oro, perché, la motivazione le sue doti «sono nel cuore di tantissime persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo. Un “Grande” della scuola comasca».

L’encomio a Mariano

Sempre nel 2019, invece, Mariano Comense gli ha attribuito un encomio, per aver guidato le scuole elementari per vent’anni, «proponendo strade pedagogiche innovative e favorendo lo sviluppo di sinergie positive tra scuola e società locale».

Negli anni trascorsi a Cantù Lironi è stato operatore culturale impegnato nell’alpinismo giovanile per il Cai, scrivendo cinque volumi per la collana Block Notes della Montagna. L’attenzione ai giovani si è concretizzata anche nell’educazione ambientale.

«Una persone squisita – lo ricorda la presidentessa del Cai Cantù Marika Novati – Le sue non erano mai lezioni ma condivisioni, ed era un piacere ascoltarlo. Ha fatto tantissimo per l’alpinismo giovanile e per la sezione, scrivendo cinque libri con schede che descrivono montagna, fiori, fauna. Abbiamo voluto racchiudere conoscenza, per tenerla stretta». I funerali avranno luogo domani alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio a Como, preceduti dal rosario. La famiglia ringrazia il personale medico e paramedico della Cà d’Industria, dove è allestita la camera ardente.

Silvia Cattaneo

@Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA