Andrea, intervento di 7 ore riuscito
E ora la speranza è più forte

Il dramma di Cantù Al Sant’Anna operazione alla scatola cranica del barista ferito a fucilate

”Jack” ora è tornato in terapia intensiva. Tempi lunghi per valutare se ci sono danni neurologici

Una lunga, delicata operazione. Sotto i ferri dalla tarda mattinata a pomeriggio inoltrato.

Operazione riuscita, quella effettuata ieri su Andrea Giacalone, il ragazzo di 25 anni che dalla notte tra mercoledì e giovedì scorsi si trova in un letto della Rianimazione dell’ospedale Sant’Anna di Como dopo essere stato colpito da due colpi di fucile sparati a distanza ravvicinata.

Un motivo per sorridere, per amici e parenti. Ma le sue condizioni restano gravi e la prognosi riservata. Dovrà tornare ancora in sala operatoria, ed è ancora troppo presto per stabilire quali e quanto gravi possano essere i danni causati dai proiettili esplosi.

La ricostruzione

Lunedì sera Antonio Manno, il ventunenne che era ricercato da cinque giorni per l’aggressione nei suoi confronti a colpi di fucile a canne mozze, si è costituito al carcere di Opera. Ma i pensieri della famiglia di Andrea Jack Giacalone, sono concentrati solo sulle condizioni del ragazzo.

La storia su La Provincia in edicola giovedì 11 agosto

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