Cantù, addio a Francesco Scialò
Volontario per 40 anni in Croce Rossa

Conosciutissimo in città per il suo impegno, fu fondatore del comitato di Cermenate, dove viveva

Soprattutto, ricordano gli amici, una persona splendida al di là della sua grande esperienza, realmente disponibile, vicina agli altri, insostituibile. È morto a 69 anni Francesco Scialò, volontario per una quarantina d’anni nella Croce Rossa di Cantù, nonché fondatore del comitato di Cermenate, la città in cui viveva. Faceva parte, come volontario, anche del corpo militare di Croce Rossa.

Diverse le missioni all’estero, in Iraq e Afghanistan, e sugli scenari dei principali terremoti d’Italia degli ultimi decenni. In passato direttore di banca per Banca Intesa, lascia due figli. Da tre settimane appena era diventato nonno di una bambina, avuta dalla figlia. Appassionato di caccia e pesca, esperto di radio e topografia, era conosciutissimo.

Conosciuta anche la famiglia Scialò. La moglie, ora vedova, Giuliana, e il figlio Daniele, sono volti notissimi associati al Bar Cavour. La figlia, Chiara, è medico. Ieri mattina, alla camera mortuaria dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, un ultimo ricordo, semplice, come avrebbe voluto lui. Ultimamente malato ma in cura, la sua morte, dicono gli amici, è stata comunque imprevista.

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