Cantù, casa di riposo non autorizzata
Il Comune: «Sospendete l’attività»

Ordinanza del sindaco Galbiati dopo il sopralluogo di Ats Insubria e Carabinieri del Nas alla struttura di “co-housing” di via Paradiso. Nel mirino l’attività socio-sanitaria: «Farmaci a 10 anziani non autonomi da personale non qualificato»

Mancavano i necessari permessi per la tipologia di attività svolta, inoltre è stata constatata la presenza di dieci anziani non autosufficienti a cui venivano somministrati farmaci da personale non qualificato per farlo. Per questo il sindaco Alice Galbiati ha firmato l’ordinanza che impone la cessazione dell’attività a un’associazione di promozione sociale che gestisce una struttura in via Paradiso.

Non una casa di riposo ma un progetto di co-housing, ovvero che riunisce persone della terza età in un’unica abitazione, condividendo i costi dell’assistenza, le bollette, le spese alimentari e per trascorrere il proprio tempo in compagnia. Nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo nei due immobili impiegati, che dall’esterno hanno l’aspetto placido di due belle abitazioni con giardino in via Paradiso, strada residenziale in una zona tranquilla della città, al confine tra Cantù e Montesolaro, da parte di Ats Insubria con i Nas di Milano.

In seguito al sopralluogo in questione è stato redatto un verbale sottoscritto anche dal legale rappresentante dell’associazione e dal dirigente comunale dei Servizi Sociali. Dall’esito dei controlli, si legge nel provvedimento firmato dal sindaco, «si verificava lo svolgimento di attività socio sanitaria in assenza di idoneo titolo autorizzativo e veniva constatata la presenza nelle due unità abitative di n. 10 anziani non autosufficienti a cui venivano somministrati farmaci da parte di personale non qualificato per tale mansione».

Una pagina speciale su “La Provincia” di giovedì 4 luglio 2019

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