Cantù, c’è un Pinocchio da spostare
Le famiglie: «Lasciatelo in piazza»

A Natale dovrebbe fare spazio alla Radura di Boeri ma in tanti si oppongono: «Qui va benissimo, i bambini all’uscita delle scuole corrono a vederlo ed è più sorvegliato»

Un coro unanime di mamme, papà e nonni: il grande Pinocchio che ormai è diventato un compagno di giochi di tanti bimbi deve restare, dicono, dove si trova oggi, in largo XX Settembre.

Molti, per non dire tutti, sono contrari al trasferimento ipotizzato dal Comune all’interno del parco di Villa Calvi. Poco importa, a genitori e nonni, se al suo posto, come ipotizzato dal Comune, arriverà Radura, l’opera di Stefano Boeri Architetti, giunta in città con il Festival del Legno 2018, ora, a rassegna finita, in piazza Garibaldi, sino ai primi di dicembre.

Ma il Pinocchio, per mamme e papà, nemmeno deve andarsene a Fecchio, come proposto da Lorenzo Stocco, Caffecchio.

«Qui non è male, e in fondo è una piazza - dice Raffaella Campagna a proposito del largo tra via Matteotti e l’ex municipio - È zona di passaggio: meglio in centro che in periferia. Va benissimo qui».

«A Fecchio? Nooo - la negazione netta di Silvia Argentino, una giovane mamma - Meglio dove è ora. Io ci passo a giocare con i bimbi. Ci ho fatto così tanti scatti da avere un book fotografico. Al parco? Verrebbe limitata la visibilità del Pinocchio stesso. E poi, al parco, di sera, non si può entrare».

«Il Pinocchio al parco? Penso che sia anche un po’ pericoloso per i vandalismi - afferma Kate Williams, australiana, residente in città - ai bimbi piace. Dove si trova è comodo anche per chi frequenta il parco: facile vederci le mamme con i bimbi. Meglio lasciare la Radura in piazza».

«Dentro il parco, no. A Fecchio, in piazza? Ma io dico: ma perché non lo lasciano lì? Io ci porto la nipotina - commenta Fiorella Colombo - La Radura? Ho letto proprio in queste ore che hanno rubato le casse della musica diffusa. Comunque, troppi vandalismi. Anche qui al parco di Villa Calvi».

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