Cantù, controlli al ristorante
Due lavoratori su tre in nero

Sabato sera l’operazione di Ispettorato del lavoro e carabinieri. Sospensione per “La Fabbrica dei sapori”: già regolarizzate tutte le posizioni

Sono entrati nel locale strapieno di clienti per un normale controllo, sono usciti nel cuore della notte dopo aver notificato ammende e contravvenzioni per oltre 70mila euro e aver ordinato la chiusura immediata del locale per la violazione della normativa sul lavoro.

Ha avuto un esito inatteso e decisamente clamoroso l’operazione compiuta dall’ispettorato del lavoro di Como, dal nucleo carabinieri presso lo stesso ispettorato del lavoro e dai militari della compagnia di Cantù alla Fabbrica dei Sapori, il maxi ristorante giapponese “all you can eat” recentemente aperto in via Milano.

Sabato sera, in una sala stracolma di clienti (circa 600 i coperti a disposizione), gli ispettori e i carabinieri hanno trovato in sala, in cucina e all’accoglienza ben 24 lavoratori in nero su un totale di 38 presenti.

Dei 24 lavoratori non in regola due erano italiani, gli altri di ben otto diverse nazionalità: Cina, Brasile, Ucraina, Egitto, Gambia, Pakistan, Filippine e Bangladesh. Tra loro anche tre camerieri minorenni: due cinesi e un ucraino. Irregolarità sono state contestate in tutte le mansioni presenti al ristorante: servizio di sala, cucina, lavapiatti, accoglienza.

Avendo riscontrato una percentuale di lavoratori in nero decisamente superiore rispetto ai limiti previsti dalla legge (20% è la soglia indicata dalla norma, nel nuovo ristorante di Cantù è stata riscontrata un’incidenza di lavoro in nero del 63%) gli ispettori del lavoro e i carabinieri hanno proceduto alla sospensione immediata dell’attività imprenditoriale e notificato un conto da 74mila euro a titolo di sanzioni e somme dovute per i lavoratori irregolari.

Tuttora al vaglio, invece, è la regolarità dei contratti per i dipendenti risultati in possesso di un regolare rapporto di lavoro. Ieri mattina i responsabili della società si sono presentati negli uffici dell’ispettorato del lavoro di Como e hanno regolarizzato la posizione di tutti e 24 i lavoratori in nero identificati sabato sera.

Questo ha permesso di revocare il provvedimento di sospensione: il ristorante, dunque, ha potuto riaprire regolarmente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA