Cantù, minori con spinello al parco
Sorpresi dai vigili in borghese

Gli agenti della polizia locale hanno trovato quattro ragazzini di 17 anni a Villa Calvi. Dovranno ripresentarsi al comando per testimoniare: intanto sono stati segnalati al prefetto

Sono stati sorpresi dagli agenti in borghese della polizia locale di Cantù quattro diciassettenni, e quindi minorenni, che si stavano fumando, senza farsi troppi problemi, uno spinello nel centralissimo parco di Villa Calvi. In un punto ad alta visibilità: sopra i giochi dei bambini.

Un’impresa finita male: per tutti, chiamata a casa per avvisare i genitori, un ordine di allontanamento dal parco e 300 euro a testa di sanzione amministrativa. Si è trattato di uno dei servizi di controllo che si aggiunge alla cinquantina già effettuata negli ultimi mesi dagli agenti, sempre in abiti civili, negli istituti scolastici della città, che hanno portato a 14 segnalati alla Prefettura.

I ragazzi sarebbero le prime vittime dell’articolo 6 del nuovo regolamento di polizia urbana, che punisce il consumo di sostanze stupefacenti in pubblico: «È vietato, in luogo pubblico o aperto al pubblico, assumere sostanze stupefacenti e psicotrope. È altresì vietato permanere nei medesimi luoghi sotto l’effetto manifesto delle suddette sostanze».

Anche per i ragazzi, certamente, ci sarà la segnalazione, in qualità di consumatori, alla Prefettura di Como. Sono diverse le operazioni viste nei parchi - anche all’Argenti di via Dante e in via Colombo - negli ultimi anni.

Come riferito dal comando di via Vittorio Veneto - il comandante è Vincenzo Aiello - lo scorso pomeriggio, verso sera, durante i controlli per la sicurezza, gli agenti, in abiti civili, nel percorrere piazza Parini e via Cavour, hanno notato, dentro il parco, i quattro giovani. Si sono avvicinati: c’era odore di marijuana. I ragazzi hanno provato a nascondere una sigaretta “corretta”. Ma non è servito. Ed è stata trovata nelle tasche di uno dei quattro. Ancora fumante. Inoltre, aveva un macinino manuale per arrotolarsi più velocemente le sigarette fai-da-te. Utilizzato di solito tra chi fuma tabacco trinciato.

Quindi, via: tutti in comando. I giovani hanno seguito gli agenti i quali, nel frattempo, hanno contattato i genitori. Quella che, per loro, è forse la parte peggiore di tutta la storia. Nei prossimi giorni, tre dei quattro ragazzi verranno riconvocati per successive integrazioni testimoniali alla presenza dei genitori. Anche con la finalità di risalire alla provenienza della sostanza vietata.

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