Cantù, non diagnosticò la leucemia
Condannato medico del lavoro

Pena di un anno al dottore, accusato di lesioni personali colpose

E’ stato condannato a un anno per lesioni personali colpose un medico di 72 anni, di Cantù, medico del lavoro, accusato di non aver diagnosticato e di non aver avvisato né il paziente, né il medico di famiglia, di una situazione clinica certificata, conclusasi poi con la morte di leucemia di un 73enne di Cabiate, magazziniere alla ditta Cappellini di Mariano.

Nel pomeriggio di ieri è arrivata la condanna in primo grado di giudizio al Tribunale di Como. Dopo un rinvio a giudizio, inizialmente, per omicidio colposo, il reato è stato derubricato in lesioni personali colpose. Visite mediche periodiche, certificati medici di idoneità lavorativa redatti sia nel dicembre del 2012 che nel 2013. La contestazione mossa: senza effettuare un’adeguata valutazione dei risultati degli esami del sangue, che lo stesso medico aveva fatto eseguire.

Proprio dagli esami del sangue, per la Procura di Como, sarebbe emersa un’evidente diminuzione dei leucociti: i globuli bianchi. Con un evidente peggioramento rispetto agli esami precedenti. Quasi consequenziale, quindi, quanto contestato nella medesima imputazione: l’omissione di fornire informazioni o comunicazioni sia al diretto interessato che al medico curante.

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