Cantù, tre fototrappole non bastano
Lastre di eternit lasciate nei boschi

Il ritrovamento dell’amianto segnalato dal coordinatore della Protezione civile: «Abbandonate in via Tirso, non è la prima volta che utilizzano quell’area come discarica»

Un “regalo” in amianto abbandonato nel verde dei prati tra Cantù e Cucciago, alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra.

Il gesto è stato immortalato da chi si trovava a passare di lì: il coordinatore della protezione civile di Cantù Luca Montorfano. Il quale racconta come, pochi giorni prima, abbia notato, peraltro, un automobilista, arrivato con l’auto piena di rifiuti.

«Quando gli ho chiesto cosa stesse facendo, mi ha risposto: “Sto ascoltando la musica”. Gli ho detto di andarsene...». Tutto questo mentre il Comune ha acceso da poco le tre fototrappole, in grado di individuare e multare gli incivili. Attenzione: facili da applicare, potrebbero comparire anche da queste parti. «Speriamo davvero che le fototrappole servano da deterrente».

Questo l’augurio di Montorfano. Ma la lotta non è semplice. L’eternit buttato tra i prati è stato rinvenuto in via Tirso, la Canturina Bis: la strada che, dalla rotonda a fagiolo al confine tra Cantù e Cucciago, prosegue verso la Rsa Pascoli, l’ex Cascina Violada.

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