Cantù, una folla per Luca
«Addio nostro buon pastore»

Tanti ai funerali del giovane morto sul lavoro a 25 anni: «Solo Dio ci darà una risposta in Paradiso». Dopo il canto “Signore delle cime” la salma è stata portata in val Camonica, nel paese d’origine della famiglia

Una gran folla ha voluto testimoniare ieri mattina nella chiesa dei Santi Martiri Greci a Mirabello la sua vicinanza ai familiari di Luca Rivadossi, il giovane pastore canturino di 25 anni, morto mercoledì scorso all’Alpe Bragheggio nel territorio comunale di Gravedona ed Uniti, dove si trovava per recuperare un gregge di capre.

È stata una cerimonia molto sentita, una sorta di battesimo del fuoco per il nuovo parroco della Comunità “Madonna delle Grazie” don Paolo Dondossola, che ha concelebrato con don Piero Allevi, vicario a Mirabello. «Soltanto Dio potrà darci una risposta quando saremo in Paradiso»ha detto in merito alla scomparsa del pastore.

Centinaia di persone, tra questi anche molti giovani, tanti amici e coetanei, hanno voluto far sentire il proprio affetto alla famiglia dello scomparso. Da qualche mese la famiglia Rivadossi si è trasferita a Cascina Amata in via Petrarca. Aveva però risieduto a Mirabello in via Francesco Baracca 67. Prima ancora aveva abitato nella zona di Giovanico a Vighizzolo, alla cascina Moscona, nota anche come Birona.

Qui si era trasferita da un paese della Val Camonica, Borno: il giovane pastore Luca, dopo il funerale è stato tumulato nel cimitero di quella località in provincia di Brescia.

Unico canto della cerimonia è stato quello finale: “Signore delle Cime”, uno dei capolavori del celebre compositore Bepi De Marzi, che ben si adattava al clima di raccoglimento e di meditazione nella chiesa.

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