Cantù, viale Madonna rivuole i bus
«Senza capolinea i negozi muoiono»

Gli esercenti dicono che la fermata in via Ariberto non farà ritornare la clientela. L’ironia amara: «Ormai il nome più adatto per questa strada è “Viale delle Rimembranze”»

«Viale Madonna? Il Comune dovrebbe cambiare nome alla strada. E chiamarla via delle Rimembranze. Perché qui vicino non ci sono soltanto il Santuario e il cimitero. A essere morto è anche il commercio, dopo che è stato tolto il capolinea e fermata di fronte ai portici».

La proposta e provocazione arriva dal bar Dolcimomenti di Cristina Zenaboni. Dove, da giugno a oggi, come in altre attività vicine, gli incassi sono sensibilmente calati. E, come affermano di nuovi i negozianti: proprio a causa dell’assenza dei bus. L’obiettivo, quindi è di avere ancora i mezzi in viale. Non dietro l’angolo, in via Ariberto, come il Comune vorrebbe da Asf, l’azienda del trasporto pubblico.

«Portare in via Ariberto la fermata? No - dicono secchi dal Dolcimomenti: il cambio gestione, poco prima delle novità di inizio giugno, è avvenuto senza che vi fosse consapevolezza sulla rivoluzione innescata dal nuovo capolinea in piazzale Cai Cantù - E cosa ci facciamo poi di questa pensilina qui fuori? La lasciano così?»

E aggiungono: «Le cose per noi vanno altro che maluccio. Ci è stato detto che i commercianti si devono abituare a un lavoro diverso. Io ho provato a tenere aperto il mercoledì sera - serata infrasettimanale per le promozioni bevi due e paghi uno del mercoledrink, ndr -. Ma se il lavoro diverso è fare la guardia ai minorenni per non far bere loro alcolici, con un buttafuori di guardia, allora non ci siamo».

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