Canturino morto a Linate
Mani e piedi legati

La vittima è un musicista di Cantù, 42 anni, che aveva scelto di fare il clochard. L’hanno trovato morto poco fuori dal parcheggio dell’aeroporto. Gli inquirenti non scartano nessuna ipotesi

L’hanno trovato morto appena fuori da un parcheggio, legato con del filo di ferro alle mani e ai piedi, in una piovosa mattinata milanese, all’aeroporto di Linate, deserto dall’estate scorsa perché in ristrutturazione fino al 26 ottobre, quando riaprirà.

L’uomo, 42 anni, un senzatetto, che andava sempre in giro con la sua musica era cresciuto a Cantù. Suonava di tutto: pianoforte, chitarra, sassofono, come ricordano gli amici di Cantù. Qualcuno dice: anche la tromba. Tanto da guadagnarsi il soprannome - scrive l’Ansa - “il Trombettista”. Un musicista che aveva infine scelto la strada, a Milano, già da qualche anno, tra i clochard. La stessa strada che se l’è portato via per sempre.

Dormiva al piano terra del parcheggio multipiano P2, appena fuori dall’aeroporto. Aveva continuato a vivere lì, nonostante la chiusura per ristrutturazione dello scalo. Sul cadavere, salvo una frattura alla gamba, nessuna traccia di violenza tale da giustificare la morte. È stata disposta l’autopsia.

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