Carugo, festa della Liberazione
Il Comune non organizza
«La facciamo per conto nostro»

Il commissario prefettizio non organizza nulla e allora ci pensano la banda e la protezione civile «Per noi era importante mantenere viva la memoria»

L’appello è a partecipare numerosi al momento di ricordo, fissato per le 9,30 di oggi, davanti al Monumento dedicato alla memoria dei Caduti di Carugo.

Così il corpo musicale Santa Cecilia e la Protezione Civile tentano di rimediare alla “leggerezza” del Comune che si è dimenticato di organizzare le celebrazioni ufficiali per 25 aprile nel piccolo paese che ospitò, tra gli altri, Giulio Rapetti, in arte Mogol, il famoso paroliere della canzone italiana, in fuga dai bombardamenti a Milano durante la Seconda Guerra Mondiale.

«È importante ricordare una data che segna un passaggio fondamentale della storia italiana perché la libertà è un valore fondamentale della nostra democrazia» spiega il referente della Protezione Civile, Enrico Molteni. «Il nostro intento è solo quello di mantenere viva la memoria, al di là delle decisioni prede dal municipio - aggiunge - come, tra l’altro, abbiamo fatto anche in occasione delle celebrazioni per lo scorso IV Novembre in paese».

Lontani dalle polemiche che, ogni anno, anche a livello nazionale accompagnano la giornata, «una volta saputo che non c’era alcuna programmazione ufficiale per l’anniversario della Liberazione abbiamo deciso di proporre noi l’iniziativa - prosegue il presidente del corpo musicale, Alberto Aimo - Se gli altri restano fermi perché rimanerlo anche noi? Così ci siamo mossi insieme per arrivare a organizzare l’appuntamento convinti dell’importanza di mantenere viva la tradizione e rendere onore ai caduti».

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