Carugo, la venditrice è una truffatrice
Ma il colpo viene sventato: denunciata

Ha provato a far firmare a una pensionata un contratto capestro da 12mila euro

Credeva di firmare una ricevuta per l’acquisto di un set di tazzine di caffè, invece, era un contratto capestro che la vincolava a versare 12mila euro in tre anni.

Ma non è cascata nel raggiro la signora di Carugo. Anzi, lei stessa ha teso una trappola alla sedicente venditrice, con l’aiuto di un agente in borghese della polizia locale. Identificata, la donna è stata segnalata in Questura per ottenere il foglio di via e in Procura.

Questa è la sintesi di quanto accaduto giovedì quando una pensionata si è rivolta al comando di piazzale Cadorna. «Il giorno prima mi avevano chiamato sul telefono fisso per chiedermi cosa ne pensassi dei cataloghi lasciati nella cassetta della posta - racconta la residente che preferisce sfumare sul nome -. Ho risposto che li leggo. Così mi hanno chiesto se potevano passare a lasciarne uno anche a casa mia. Ho risposto che andava bene e loro hanno fissato un appuntamento, sostenendo che il mio nominativo glielo avesse dato il Comune».

Tanto è bastato a farla insospettire, primo per l’insistenza, secondo per il riferimento al municipio e terzo per le domande sull’età. A raccogliere la sua chiamata è stata la comandante Lorena Beretta che ha scelto di mandare un agente borghese all’appuntamento. Così l’agente Matteo Mascaretti è diventato il nipote della donna, pronto a visionare anche lui i casalinghi in vendita. «Davanti alla sua presenza, la donna ha iniziato a tergiversare, guadagnando l’uscita così il nipote si è qualificato come agente».

La donna è stata identificata, risultando originaria di Padova.

(Silvia Rigamonti)

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