Case in affitto alle famiglie disagiate: «Il Comune si fa garante dei contratti»

Cantù La giunta ha varato un progetto per cercare di risolvere l’emergenza abitativa. Ai proprietari verrà versato in anticipo la cifra pari a un periodo di locazione di 18 mesi

Da una parte le famiglie in difficoltà, per le quali la casa sta diventando una vera e propria emergenza, dall’altra i tanti immobili sfitti e non occupati in città, anche perché non sempre i proprietari vengono tutelati. Nel mezzo il Comune, che non solo intende far incontrare la domanda e il bisogno, ma si pone come soggetto a garanzia degli interessi di tutti i soggetti coinvolti.

La giunta nella sua ultima seduta ha approvato l’avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse da parte di soggetti interessati a rendere disponibili immobili per finalità sociali in favore di famiglie che versano in situazione di disagio abitativo.

«Anche questa volta siamo riusciti ad attuare un progetto ambizioso grazie al lavoro di squadra costante tra amministrazione e uffici comunali – commenta il sindaco Alice Galbiati - Si tratta di un progetto di ampio respiro: interverremo sull’attualissimo problema dell’emergenza abitativa che vede, da un lato, nuclei famigliari impossibilitati sia a sostenere i canoni del libero mercato che ad accedere ad alloggi SAP a causa della sproporzione tra domanda e offerta e, dall’altro, proprietari che, scarsamente tutelati, preferiscono mantenere i loro immobili sfitti».

Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro e non oltre venerdì 4 novembre all’indirizzo [email protected] o al protocollo in municipio. Le famiglie destinatarie degli alloggi saranno tutte già in carico ai Servizi Sociali e verranno inserite in progetti riabilitativi per uscire dallo stato di necessità e raggiungere l’emancipazione abitativa e personale. A tutela dei locatari, il contratto di affitto avrà la durata massima di 18 mesi, il cui canone sarà interamente versato in anticipo dal Comune.

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