Cazoeula, inizia la gara
Sfida tra 39 ristoranti

Questa settima edizione del festival durerà esattamente due mesi, fino al 17 marzo. Coinvolta la Brianza comasca. Sponsor in crescita

Arriva al traguardo del settimo anno il Festival della Cazoeùla, ma non sembra per nulla intenzionato ad attraversare la famigerata crisi. Anzi: aumentano i ristoranti aderenti, aumentano gli sponsor, aumenta la durata della manifestazione.

E oggi, ormai coinvolta tutta la Brianza comasca, si punta a conquistare gli amanti di verza e costine anche in quella monzese e lecchese.

Come da tradizione si è alzato ieri il sipario sulla rassegna, nel giorno in cui si celebra la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, il santo che si accompagnava a un porcellino. Ed è usanza che affonda le proprie radici nel passato quella che vuole che il 17 gennaio si mettano le gambe sotto il tavolo e si porti in tavola la cazoeùla, piatto ancora più gustoso se mangiato in buona compagnia. La manifestazione organizzata dall’Associazione Cazoeùla De Cantù, che anche stavolta vede “La Provincia” nel ruolo di media partner, giunge alla settima edizione, e si apre oggi per proseguire sino al 17 marzo.

La durata del Festival si è allungata con il procedere delle edizioni, per rispondere alle tante richieste avanzate ai ristoratori. Un segno che l’intuizione è stata giusta.

Ci sono due mesi, quindi, per andare nei ristoranti aderenti e provare i piatti che si contenderanno il trofeo Cazoeùla d’Oro 2019. Ben 39 quelli in gara, che spaziano per tutto il Comasco. Cantù e Como fanno la parte del leone, con sette ristoranti partecipanti, a seguire Mariano Comense con cinque, Brunate con tre e altri 17 disseminati da Colverde a Grandate.

Fino a Lentate sul Seveso, per la prima volta fuori provincia. Alla prima edizione i ristoranti erano otto, tutti canturini, quindi oggi il lavoro per la giuria si fa più arduo. E per la prima volta il trofeo potrebbe uscire dai confini cittadini. Un numero di partecipanti tale che è stato necessario rivedere il meccanismo per designare il vincitore.

Non più una finale secca e neppure due semifinali, ma ben quattro, in modo da tenere in gara tutti i ristoranti fino alla fine, e a chiudere la finalissima, solo per svelare la classifica.

Nei ristoranti saranno presenti urne nelle quali sarà possibile inserire il proprio commento, esprimendo il gradimento sul piatto, sulla location, sul servizio e sul conto. Cresce anche il numero degli sponsor: alla Cassa Rurale e Artigiana di Cantù, presente dalla prima edizione, il salumificio Baldo, Grappa Domenis, la polenta di Molino Riva, e i vini di Guarini si aggiungono l’acqua San Bernardo, forniture Alborghetti, i dolci Baj, Latteria Sociale Valtellina, il birrificio artigianale Gritz e Gorla Energia.

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