Como-Lecco, ci risiamo
Pochi treni e tanti ritardi

La rabbia del Comitato pendolari, che chiede un potenziamento delle corse mattutine. Trenord si è scusata per i disagi

Una settimana tra cancellazioni, corse sostitutive - quelle non su rotaia, ma su gomma, via bus - che non arrivano, e ritardi. Con la ferrovia Como-Lecco che, alla ripartenza delle scuole, non riesce a soddisfare le esigenze dei pendolari. Gli utenti chiedono, oltre a puntualità e rispetto del servizio messo a tabella, il potenziamento per le corse del mattino. Che rischia, come sempre, di non esserci: anno - scolastico - nuovo, e problemi da tempo irrisolti.

Tra i pendolari, ci sono anche coloro che, a Cantù, arrivano per lavoro o per studio. E che da Cantù si spostano. Con un servizio in teoria anche più economico e veloce rispetto al bus: non vi sono, sulle rotaie, traffico e semafori. Ma che, in quanto ad affidabilità, mostra le proprie fragilità.

Il comitato pendolari Como-Lecco ricorda come a luglio vi fossero stati dei disservizi. Ad agosto, l’effetto treno in ferie per tre settimane: anche questo, visto negli scorsi anni. La ripartenza si è mostrata critica nella prima settimana di scuola, in particolar modo nel primo giorno. «Lunedì è stato un disastro - spiega Giovanni Galimberti per il Comitato – ci sono state otto corse cancellate, la sostituzione con i bus che non può essere concorrenziale nel tipo di servizio e percorrenza. Chi doveva tornare da Como ha aspettato un bus sostitutivo che non c’è stato. Il treno delle 17.41 da Como doveva essere sostituito da bus. Alle 18.24, 40 minuti dopo la partenza programmata, non era presente a Como. Quindi i viaggiatori sono andati a prendere il treno».

Ma il resto della settimana non è andato meglio, tanto che Trenord si è scusata per i disagi, confermando comunque che esiste un piano per il potenziamento delle linee.

(Christian Galimberti)

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