«Contano i ragazzi e il loro benessere»
Mariano, l’insegnamento di Castoldi

Commozione in città per la morte del fondatore della cooperativa Penna Nera. Chi ha lavorato al suo fianco: «Un uomo dal cuore grande, ci ha trasmesso tanta passione»

Umanità, onestà, affidabilità, determinazione. Chi ha conosciuto Gianfranco Castoldi , morto mercoledì a 91 anni, fondatore della cooperativa Penna Nera, lo identifica con queste parole.

«Non dimenticherò quello che Gianfranco mi disse nel 2018 affidandomi la Penna Nera, che guidò dal 1985: “ricordati che la cosa più importante sono i ragazzi e il loro benessere. Tutto il resto passa in secondo ordine. Mi è stato dato uno zainetto con qualche aiuto, ma poi l’ho dovuto portare io sulle spalle, sempre più pesante”. La cooperativa nacque dal progetto dell’allora parroco don Giuseppe Tagliabue con l’aiuto degli Alpini, ma serviva chi lo realizzasse e Castoldi fu la persona giusta».

A dirlo è l’attuale presidente della Penna Nera Adalberto Mosca : «Era persona onesta, precisa, buona; si è messo a disposizione degli altri da volontario, con la moglie Gianna Leonardi . E’ stato un grande realizzatore superando tanti problemi».

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